Si è svolta nei giorni scorsi, nella Sala Giunta del Comune di Cuneo, la prima riunione della “cabina di regia” degli attori coinvolti nel progetto di candidatura per il Bando di Capitale Italiana della Cultura 2020, tra cui, oltre al Comune di Cuneo e al Comitato Promotore, le città di Fossano, Mondovì, Saluzzo e Savigliano, le Fondazioni CRC e Artea, l’ATL e la Camera di Commercio di Cuneo.
Le città concorrenti si sono ridotte a 31 (rispetto alle 46 che a maggio avevano inviato al MiBACT la lettera di manifestazione di interesse) e tra queste, a metà novembre, verranno scelte quelle che entreranno a far parte della rosa delle 10 città selezionate per ambire al titolo.
I primi elementi emersi nel corso dell’incontro sono la necessità di modificare la percezione che gli stessi cittadini del territorio interessato hanno delle proprie potenzialità come “Capitale Italiana della Cultura” ed aumentare la conoscenza dei contenuti del dossier di candidatura.
A tal proposito è stato costituito un gruppo di lavoro operativo con il mandato di diffondere il più possibile informazioni sulla candidatura e sui punti di forza della proposta cuneese.
« La candidatura di Cuneo a Capitale Italiana della Cultura per il 2020– dichiarano i membri della cabina di regia – è espressione di un intero territorio che ha come suo riferimento il capoluogo, ma si propaga naturalmente verso le vallate circostanti e la pianura, comprendendo il perimetro di competenza dell’ATL del Cuneese, in cui sono presenti quattro delle città principali: Fossano, Mondovì, Saluzzo e Savigliano. Un’area molto ampia su cui gravitano 157 comuni e oltre 400mila abitanti, ovvero il 68% della popolazione dell’intera provincia Granda, in cui la montagna recita, sebbene non da sola, il ruolo di protagonista, cerniera che unisce con la Francia e avamposto di collegamento con la pianura sottostante. Con questo progetto intendiamo promuovere la cultura come laboratorio per una riflessione collettiva, valorizzando e mettendo a sistema l’offerta culturale di questo territorio. Per questo motivo riteniamo fondamentale insistere sulla necessità di fare rete per costruire una “comunità culturale” . L’obiettivo, infatti, è creare consapevolezza sulla nostra identità e sul nostro modello di sviluppo, in rispettoso dialogo con un ambiente naturale di grande pregio, come il nostro.»
Tra le prime azioni proposte la presenza di uno spazio di presentazione della candidatura durante la Fiera Nazionale del Marrone (all’interno dello stand del parco Fluviale Gesso e Stura) e il concerto di sabato 21 ottobre nelle Grotte di Bossea di un ensemble ospite proveniente dal Conservatorio di Matera, la città lucana che si è aggiudicata il titolo di Capitale Europea della Cultura per il 2019, il primo atto di un progetto bilaterale in collaborazione tra Cuneo e Matera.