Giovedì 19 ottobre alle ore 15.00 presso il Salone d’Onore del Comune di Cuneo sito in Via Roma n. 28, il Consorzio socio-assistenziale del Cuneese, il Consorzio per i servizi socio-assistenziali del Monregalese, il Consorzio per i servizi socio-assistenziali delle Valli Grana e Maira, l’ASL CN1, la Fondazione Paideia Onlus di Torino e il Banco Azzoaglio di Ceva presentano in conferenza stampa l’attuale andamento e gli sviluppi del progetto di affiancamento familiare “Una famiglia per una famiglia”, avviato sul territorio a partire dal 2016.
Intervengono: Eraldo Racca, Presidente del Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese; Franco Fioretto, Direttore del Servizio di Neuropsichiatria Infantile CN1; Fabrizio Serra, Direttore della Fondazione Paideia Onlus; Erica Azzoaglio, Direttore del Banco Azzoaglio. Presenti anche l’assistente sociale Isabella Andrei del Consorzio Monregalese e una famiglia impegnata nel progetto con il ruolo di nucleo “affiancante”.
Il contenuto di “Una famiglia per una famiglia”
Una famiglia per una famiglia è un’iniziativa di affiancamento familiare: una famiglia solidale sostiene una famiglia in situazione di temporanea difficoltà ed entrambe si impegnano, con la definizione di un patto, a camminare insieme per un periodo di tempo definito. Tutti i soggetti di entrambi i nuclei sono coinvolti. Il focus dell’intervento si sposta così dal bambino in difficoltà al suo intero nucleo familiare: si sostiene il genitore per sostenere il minore.
La famiglia che affianca è a sua volta sostenuta e accompagnata: il progetto prevede, oltre a una formazione e al supporto dei professionisti dei servizi sociali e della sanità, la presenza di un tutor per ogni affiancamento, cui la famiglia può far riferimento durante tutto il percorso. Ogni progetto di affiancamento ha durata di circa un anno.
Una famiglia per una famiglia risponde a due esigenze:
intervenire in modo precoce su possibili difficoltà familiari e sui potenziali fattori di rischio;
trovare modelli di intervento più sostenibili per la fragilità familiare, attraverso l’integrazione tra pubblico e privato.
L’affiancamento si sviluppa all’interno di una solida rete territoriale di sostegno. La finalità generale è la promozione di una “genitorialità comunitaria”, che dia respiro e concretezza a un welfare di comunità.
Nell’affiancamento un “sistema familiare” interagisce con un altro “sistema familiare”: non si tratta di prendersi cura di uno o più bambini, ma di condividere momenti ed esperienze con un’altra famiglia, in semplicità e in un’attitudine di ascolto, di reciprocità e di potenziamento delle risorse di ciascuno.
La sperimentazione del progetto sul territorio è finalizzata alla possibilità che “Una famiglia per una famiglia” diventi uno strumento ordinario delle policy locali.
Il progetto è nato nel 2003 a Torino e si è trasformato in policy nelle città di Torino, Ferrara, Novara, Verona, nella Regione Autonoma Valle d’Aosta e nei territori di Como, Parma, Reggio Emilia.
Il primo anno di lavoro
L’Accordo è stato sottoscritto il 5 maggio 2016, cui è seguita l’attivazione del Gruppo Tecnico che ha coordinato tutte le attività per lo sviluppo del progetto:
realizzazione del percorso formativo degli operatori dei servizi sociali e sanitari,
individuazione e selezione delle famiglie da affiancare,
individuazione, formazione e selezione delle famiglie disponibili per l’affiancamento,
individuazione, formazione e selezione dei tutor,
definizione degli abbinamenti e costruzione dei patti educativi tra le famiglie,
avvio di 6 affiancamenti e lavoro per attivarne altri,
avvio del Gruppo di formazione tra famiglie affiancanti,
avvio della supervisione dei tutor.
La storia del progetto
La sperimentazione nasce per iniziativa della Fondazione Paideia e del Banco Azzoaglio che è stata accolta da alcuni degli enti territoriali cuneesi e dall’ASL CN1 e ASL CN2.
In Provincia di Cuneo la sperimentazione del progetto è stata avviata nel 2014 con una prima attuazione nei territori di Alba e Bra (che si è conclusa da qualche mese) e una seconda nei territori di Cuneo, Mondovì e Dronero che proseguirà per tutto il 2018.
La Fondazione Paideia segue il percorso supportando la sperimentazione a livello metodologico, tecnico e progettuale. Il Banco Azzoaglio sostiene finanziariamente il progetto.
Gli operatori dell’ASL CN1 e dei Consorzi curano aspetti tecnici, avvio degli affiancamenti, monitoraggio e valutazione. Nelle fasi di promozione del progetto e di ricerca delle famiglie disponibili sono state coinvolte le reti di associazioni e di realtà sociali dei tre territori.