Delicata, delicatissima, ma un risultato positivo calmerebbe le acque e darebbe tranquillità per almeno quindici giorni.
Il Cuneo è atteso domenica (fischio d’inizio alle 14.30) dalla delicata sfida in casa dell’Olbia, incontro importantissimo per i biancorossi, chiamati a far dimenticare, almeno per approccio al match, la partita persa con quattro reti al passivo in casa contro il forte Livorno.
Fondamentale sarà l’approccio mentale alla gara, come ribadito dallo stesso Gardano in sede di conferenza stampa pre-partita. L’Olbia è squadra rodata, conscia dei propri mezzi dopo un inizio di stagione forse al di sopra delle aspettative. La forza dei sardi sta nell’avere in rosa ragazzi che, per una mera ragione di amore per l’isola, preferiscono, magari anche rinunciando a qualche soldino, restare nella propria terra rispetto a qualche avventura meglio remunerata lungo lo Stivale. Si spiega in questo senso la presenza in rosa di Ragatzu, giocatore dal potenziale immenso, cresciuto nel Cagliari con il solito ingombrante appellativo de “il nuovo figlio della Sardegna” prima di un declino non troppo netto che lo ha portato ad Olbia. Qui giurano che la sua seconda vita calcistica sia iniziata ed i numeri sembrano confermarlo: con appena ventisei anni sulle spalle, il bomber tascabile ha già messo a referto cinque reti, candidandosi per il ruolo di “pichichi” del girone.
Ecco perché al Cuneo servirà una grande difesa contro la quarta forza del campionato. Meno “balli”, quindi, e più sostanza, in un reparto falcidiato dagli infortuni, non ultimo quello, pesantissimo, di Gabriele Quitadamo, uno dei leader morali del gruppo.
Sarà dura, certo, ma non impossibile. Anche un punto prima della sosta potrebbe fare bene.
Carlo Cerutti – Redazione Sportiva Ideawebtv.it
Foto Cuneocalcio.it