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“Vorrei ringraziare in primis i bambini e le autorità intervenute, ma anche le famiglie e le associazioni. E’ stato un “parto difficile” ma ce l’abbiamo fatta tutti insieme” sono le parole in apertuta del primo cittadino di San Michele Domenico Michelotti.
“Noi siamo stati scelti per un contributo importante, ma durante il percorso la ditta appaltatrice non è riuscita a sostenere le spese e abbiamo rischiato di andare incontro a un disastro. Allora è arrivata una seconda ditta di appoggio che è partita con i lavori, abbiamo dovuto trasferire i ragazzi: una parte in casa canonica, una in tetro, una al centro anziani e una nella sala consiglio comunale ma alla fine, con il sostegno delle famiglie, ce l’abbiamo fatta”. Non è stata sicuramente un’avventura facile quella della scuola elementare e media di San Michele Mondovì, una piccola scuola di paese, ma che rappresenta una finestra aperta sul mondo. Sono molte, infatti, le classi formate da alunni provenienti da molte nazioni europee ed extraeuropee. L’integrazione è uno degli obiettivi principali che la scuola si propone e, per dare un’idea della ricchezza di culture, la classe prima media dell’istituto ha voluto salutare i presenti, ogni studente nella sua lingua originaria. Da due anni l’istituto scolastico ha anche aderito al progetto “Orto in Condotta” promosso dall’associazione Slow Food e ideato dal sanmichelese Davide Ghirardi. In suo ricordo è nato l’orto scolastico, al quale hanno collaborato il comune e molti nonni del paese.
“E’ una bella espressione di comunità dell’apprendimento, in cui i nonni ci trasmettono le loro conoscenze” è il pensiero dei ragazzi. All’iniziativa prendono parte anche i bambini della scuola dell’infanzia, gli alunni della primaria e gli ospiti della casa di riposo che sono i veri “guardiani” dell’orto. A novembre verranno seminate alcune varietà di cereali del territorio, che fornirà la condotta Slow Food di Mondovì. Presente all’inaugurazione della scuola anche il sindaco di Mondovì (Paolo Adriano) che esprime il suo particolare auguro “Le scuole sono i luoghi dove si formano le generazioni del futuro, siete una grandissima comunità e si sente un grandissimo calore. Molti dovrebbero apprendere da voi”, ma anche il presidente e vicepresidente della fondazione CRC (Giandomenico Genta ed Ezio Raviola), l’Onorevole Costa, li Comandante della stazione dei carabinieri di San Michele (Maresciallo Di Martino) e Don Beppe.
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Marianna Prandi
