Il Comune di Mondovì si prepara per celebrare sabato 4 novembre, la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Il programma, a cui tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, prenderà avvio alle 9.45, quando, presso il Reparto militare del Cimitero urbano, verrà officiata la Santa Messa in suffragio dei Caduti di tutte le guerre (in caso di maltempo, la funzione sarà celebrata nella cappella del Cimitero urbano).
Alle 10.45, in piazza della Repubblica, avrà luogo la deposizione di una corona commemorativa presso il Monumento ai Caduti, mentre alle 11.15 presso il Teatro Baretti, l’Istituto “G. Cigna” di Mondovì presenterà “Berecche e il milite noto”, testo per violino e voci recitanti liberamente ispirato alla novella di Luigi Pirandello “Berecche e la guerra”. Nel racconto l’autore, vissuto durante i conflitti mondiali, evoca, attraverso i ricordi della sua infanzia, le disillusioni dell’essere umano. Un gruppo di studenti si ritrova in un pomeriggio a rivivere i sentimenti del protagonista: insieme trasformano la forma dialogica della novella in una sorta di monologo interiore che ripercorre gli elementi rilevanti della Prima Guerra Mondiale, le frustrazioni di Berecche, i suoi ricordi nostalgici. Al termine della rappresentazione si svolgerà l’orazione ufficiale a cura del professor Cesare Morandini.
Alle 17.30 nella Sala delle Lauree (in Vescovado), a Mondovì Piazza, il professor Ernesto Billò presenterà i libri “Lettere della crocerossina Lucia Garelli dal Fronte della Guerra 1915/18” e “Caro papà” di Maria Luisa Garelli Bruno (edizioni Araba Fenice, 2017). L’appuntamento sarà intervallato da letture di Ada Prucca. “La Giornata dell’Unità Nazionale, dei Caduti e delle Forze Armate – dichiara il sindaco, Paolo Adriano – è ricorrenza che celebra la memoria comune degli italiani, l’affermazione dello spirito identitario di un popolo, la sofferta conquista della democrazia e della pace. L’armistizio di Villa Giusti, firmato 99 anni fa, rappresenta tappa fondamentale del lungo percorso che ha condotto alla creazione di una Nazione nuova e all’adozione della Carta costituzionale. Ma è anche occasione di riconoscenza per l’opera insostituibile svolta dalle Forze Armate: agli uomini ed alle donne impegnati, oggi come allora, in Italia e nel mondo per difendere i valori universali della Libertà, della Pace e della Democrazia va la gratitudine dell’intero popolo italiano”.