E’ stata proclamata ufficialmente oggi. Un riconoscimento che rafforza la vocazione internazionale della città.
Grazie a questa nomina Alba potrà incrementare la visibilità e la reputazione internazionale, ampliare potenzialità e target del suo patrimonio culturale enogastronomico e pianificare azioni di potenziamento e sviluppo delle attività di Cooperazione Internazionale, insieme ad altri territori dall’identità culturale affine.
La città ha basato la sua candidatura a Creative Cities sulla consapevolezza dell’importanza strategica che il reparto enogastronomico della città di Alba, ma anche del territorio circostante di Langhe e Roero, riveste sia in campo economico, sia in campo culturale. Una vocazione non solo millenaria, ma innovativa e pulsante, che coinvolge il settore agroalimentare, meccanico, industriale, dell’artigianato, della ristorazione e – oggi più che mai – del turismo enogastronomico, che ha eletto le Langhe e il Roero a meta prestigiosa del buon cibo e del buon vino.
Cosa vuol dire fare parte del network? Significa entrare in un circuito d’eccellenza, “certificato” UNESCO, di città e soggetti pubblici e privati che individuano in questa impostazione condivisa un’occasione di scambio, sviluppo e soprattutto di internazionalizzazione, con impatto diretto su: turismo e visibilità, imprese e categorie di settore, formazione/educazione. Le città del circuito infatti si impegnano a condividere best practices, sviluppare partneship e progetti comuni.
Partono così da oggi una serie di azioni che coinvolgeranno la città di Alba in progetti di sviluppo locale, sia innestando nuove dimensioni creative in manifestazioni già consolidate, come la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e Vinum, sia realizzando rapporti con nuove realtà, come nel caso del progetto “Alba&imprese sociali Ferrero per l’Africa”.
Nell’ambito della formazione il progetto “Accademia Bocuse d’Or Italia” – Italy’s Gastronomy Awareness” punta sull’educazione alla cultura e creatività enogastronomica.
Nell’ottica invece dello scambio tra le Città Creative il progetto del “Distretto Gastronomico Alba-Parma” mira ad armonizzare e realizzare iniziative, a cooperare nella progettazione e nell’offerta, e a valorizzare le due realtà nel rispetto delle diversità. Per ultimo il progetto “Alba in design!”, favorisce la relazione transettoriale tra gastronomia e design.
Il network delle Creative Cities è strutturato in aree tematiche (Gastronomia, Letteratura, Design, Media Arts, Musica, Arti e Artigianato, Film): ciascuna città aderisce scegliendo un ambito di riferimento ma impegnandosi anche in attività e progetti transettoriali che coinvolgono i restanti settori. Prima dei nuovi ingressi, il circuito comprendeva 166 città in 54 diversi paesi del mondo che hanno fatto della «creatività» in diversi campi del sapere e dell’arte un asset di sviluppo territoriale. Con la nomina di Alba le città Creative Cities per la Gastronomia salgono a 19 nel mondo e 2 in Italia con Parma.
Il percorso della candidatura ha impegnato un Comitato di soggetti pubblico/privati: Comune di Alba, Ente Fiera Internazionale del Tartufo, Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero, Associazione Commercianti Albesi, Università di Scienze Gastronomiche, Fondazione Ferrero, Ferrero S.p.A., Centro Nazionale Studi Tartufo. La stesura del dossier è stata curata e coordinata dalla Bia Beni Immateriali e Archivistici s.r.l. di Milano. Si è proceduto in modo condiviso e partecipato, ciascun soggetto ha fatto un capillare lavoro di engagement, coinvolgendo dal basso associazioni, scuole, aziende, consorzi, personalità (main testimonial Enrico Crippa, chef 3 stelle Michelin). Interesse concretizzato dalle lettere di sostegno di 29 stakeholders territoriali. Si sono inoltre avute occasioni di incontro con città già parte del circuito, tra le quali Parma, Tsuruoka, Dénia, Östersund, Tucson, Gaziantep, Chengdu, Belém per la Gastronomia e Graz e Torino per il Design, con concrete attestazioni di amicizia. La cooperazione fra soggetti così diversi, costituisce background fecondo per collaborazioni creative.
«Siamo davvero molto soddisfatti per questa nuova certificazione raggiunta dalla nostra città come centro di eccellenza gastronomica mondiale – dichiarano congiuntamente il Sindaco di Alba Maurizio Marello e l’Assessore alla Cultura ed al Turismo Fabio Tripaldi – Due anni fa avevamo perso la competizione con Parma. Tuttavia, da lì sono iniziate una serie di relazioni importanti con la città dell’Emilia Romagna, preziose per questo prestigioso traguardo. Dopo il riconoscimento sui nostri paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero, Monferrato nel giugno 2014, l’inserimento di Alba tra le città creative UNESCO rafforza ancora l’immagine del territorio. Ne siamo molto orgogliosi e contenti considerate anche le possibili future ricadute positive sul comparto culturale e turistico che questo riconoscimento ha la forza di dare».
“Essere parte delle Creative Cities ci dà l’occasione di sviluppare ancor più la vocazione e proiezione internazionale di Alba, del suo territorio, dei suoi operatori – dichiara Antonio Degiacomi, presidente del Centro Nazionale Studi Tartufo – di migliorare ancora la nostra progettualità e il nostro coordinamento, di essere sempre più consapevoli delle nostre risorse ma anche delle potenzialità e dei traguardi ancora possibili”.
“La nomina della città di Alba a Città Creativa UNESCO costituisce un’opportunità unica di promozione di marketing territoriale internazionale – dichiara Luigi Barbero, presidente dell’Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero – Un importante fattore di promozione e di sviluppo del posizionamento strategico della città, ma anche del territorio di Langhe e Roero. Creatività e innovazione sono state le componenti fondamentali di un successo in ambito turistico degli ultimi anni. Una differenziazione e destagionalizzazione dell’offerta turistica, che ha portato Alba e le Langhe e Roero tra le mete preferite dei turisti provenienti dall’Italia, e soprattutto dall’Estero”.