I Carabinieri della Compagnia di Bra hanno arrestato due soggetti con l’accusa di estorsione continuata in concorso: la cheraschese M.M., classe ‘76 e L. R., classe ‘89, residente nelle Langhe, entrambi disoccupati.
I due avevano architettato un sistema per estorcere denaro ad un giovane agricoltore residente nelle Langhe. Dopo aver conquistato la fiducia della vittima, la quarantenne (ideatrice del piano) ed il suo complice (esecutore materiale) avevano iniziato a pretendere insistentemente del denaro dall’agricoltore, minacciando di picchiarlo oppure di fargli “togliere la patente” dai Carabinieri, raccontando loro che l’uomo era assuntore di sostanze stupefacenti.
Spaventato dalle minacce, l’agricoltore, per diversi mesi, aveva consegnato puntualmente il denaro richiesto, fino a giungere ad un importo totale di quasi un migliaio di euro. Inoltre, analoghe minacce erano state rivolte dalla donna e dal complice anche ad alcuni familiari della vittima; in un caso, per rendere ancora più credibile il ricatto, l’ideatrice dell’estorsione aveva effettivamente composto il “112” -in sua presenza- e simulato di raccontare ai carabinieri di Bra che l’agricoltore faceva abitualmente uso di stupefacenti. Un particolare, evidentemente trascurato dai malfattori, è che proprio quella chiamata al “112” avrebbe costituito -unitamente ad altri particolari- uno dei riscontri indiziari per riconoscere la donna ed il complice quali responsabili del reato di estorsione.
Infatti l’uomo, stremato dalle continue minacce e richieste di denaro, aveva maturato il convincimento di non poter più sostenere le vessazioni e aveva deciso di chiedere aiuto -lui stesso- ai carabinieri di Narzole. Immediatamente erano partite le indagini -compiute con i colleghi di Bra e di La Morra- che avevano consentito di identificare compiutamente i due autori dell’estorsione e documentare le loro azioni delittuose con elementi precisi e concordanti.
Pertanto, come disposto dal GIP del Tribunale di Asti su richiesta della Procura, sono scattate le manette ai polsi dei due estorsori, quali destinatari di misura di custodia cautelare. La giovane donna e il suo complice, attualmente, si trovano agli arresti domiciliari, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
c.s.