Nove gol fatti, una doppia traversa e un palo, almeno cinque interventi decisivi di Zaje: i numeri certificano, impietosamente, il dominio del Chieri nella terza giornata d’andata dei Regionali, categoria Allievi fascia B, girone 3.
Collinari già in testa al raggruppamento insieme al Chisola: le due squadre favorite alla vigilia solitarie al comando.
Troppo il divario tecnico e fisico tra le due compagini per pensare ad un risultato diverso: i ragazzi di Fasano (ancora sostituito in panchina da Gaggioli) sono entrati in campo rassegnati alla sconfitta; hanno ancora reagito sino allo 0-2 (annullato per fuorigioco molto dubbio un gol di Calzia al 14’ del primo tempo), poi si sono gradatamente sciolti di fronte allo strapotere avversario. Nonostante la prova maiuscola di Montano, che ha intercettato e controllato decine di palloni rinviati dalla propria difesa, consentendo un po’ di respiro ai compagni, i gialloblu sono riusciti a concludere verso la porta avversaria un’altra sola volta, al 31’ del secondo tempo, con il palo centrato da Manni.
È però doveroso, in questo caso, rivolgere prima di tutto i più sinceri complimenti al Chieri Calcio per quello che sta facendo per il proprio settore giovanile: un magnifico impianto ancora in costruzione, che garantirà presto a tutte le annate un campo sintetico bello come quello sul quale si è giocato lo scorso sabato; una serietà di conduzione delle squadre che fa sì che tutte le componenti, giocatori e genitori, accettino di comportarsi, sul campo e sugli spalti, con lealtà e sportività; può sembrare scontato, ma così non è: effettivamente di rado abbiamo assistito ad un comportamento così educato di giocatori in campo e spettatori in tribuna, che hanno applaudito per tutto l’incontro senza mai eccedere. Mister Mercuri ha sempre incitato i suoi, complimentandosi anche quando sbagliavano qualcosa, senza mai alzare la voce. E poi, ultimo dato, ma non certo per importanza, il Chieri gioca un calcio moderno, veloce, arioso, imperniato sulle qualità tecniche del capitano Morone, bravissimo, e su esterni (Calindro, Bruno) costante punto di riferimento per la manovra offensiva.
Certo, la squadra è anche forte fisicamente (quattro delle nove reti sono state realizzate di testa su angolo), ma non fa di questo fattore il suo unico punto di forza.
L’Olimpic poco altro avrebbe potuto fare, forse solo aggrapparsi ad una grinta che è il suo punto di forza e che sabato è mancata. È necessario che nei prossimi incontro (Centallo in casa, Bra e Pedona fuori) l’atteggiamento sia diverso, altrimenti dovremo raccontare altri match senza storia.
CHIERI: Magnifico (1’ s.t. Mazzei); Calindro (1’ s.t. Mastrandrea), Bruno, Pavia (30’ s.t. Tiozzo), Gervasio (1’ s.t. Raimondo), Cotruta (12’ s.t. Lontrato); Ragusa, Zeggio (12’ s.t. Sicchiero), Morone; Barcellona, Mamino (12’ s.t. Appendino)
All. Andrea Mercuri
OLIMPIC SALUZZO: Zaje; Primolo (1’ s.t. Verano), Ghirardotto (17’ s.t. De Tullio), Piacenza; Cetera (25’ s.t. Abrate), Boggetti, Minja, Colacchio, Manni (35’ s.t. Bonagemma); Montano (35’ s.t. Alberti), Calzia.
All. Francesco Gaggioli.
Reti. P.t.: 8’ Ragusa; 9’ Morone; 15’ Mamino; 38’ Cotruta. S.t.: 8’ Bruno; 20’ Raimondo; 26’ Barcellona; 30’ Pavia; 38’ Morone