Dopo quindici giorni passati a rimuginare, lavorare e riprendersi fisicamente, si ritorna in campo. Il Cuneo di mister Massimo Gardano riparte dal “Paschiero”, dove non ha mai vinto, per ospitare l’Arzachena nel dodicesimo turno del girone A di Serie C.
Da una sarda ad un’altra. Avevamo lasciato i biancorossi ad Olbia, trafitti da Ragatzu e soci in una larga sconfitta con quattro reti al passivo (dodici subite nelle ultime quattro gare disputate), e li ritroviamo contro un’altra isolana, forte del 3-0 rifilato proprio ai cugini bianconeri nell’ultimo turno (reti di Sanna, Curcio e La Rosa). Insomma, non proprio l’avversario migliore in questo momento della stagione.
Importante sarebbe ritrovare quella fiducia apparentemente abbandonata con alcuni infortuni di troppo nel mese di ottobre, in vista del successivo doppio scontro-salvezza contro Pontedera e Gavorrano.
Gardano avrà finalmente a disposizione due pezzi fondamentali nel suo scacchiere tattico: Quitadamo, che torna dopo lo stop di quasi quattro settimane, e Andrea Cristini, visto con i colori biancorossi solo nel match pre-campionato a Chiusa Pesio contro il Chieri. Certo il rientro nella ritrovata difesa a quattro per il vicecapitano cuneese, mentre l’ex Mantova difficilmente partirà dal primo minuto, diventando utile a gara in corso, anche per mettere minuti nelle gambe in vista delle delicate sfide successive.
Vietato pensare a ciò che è stato, quindi, dalle critiche ai giocatori a quelle al tecnico (su di lui anche qualche voce di possibile esonero, con Lerda tra i nomi fatti per il dopo). Questo Cuneo ha un’identità solida, che deve solo ravvivare in campo, ritrovando fiducia e convinzione nei propri mezzi. I prossimi 22 giorni diranno molto.
CC – Redazione Sportiva Ideawebtv.it
Foto Cuneocalcio.it
Di seguito riproponiamo le parole di Gardano in conferenza stampa:
{youtube}iKZSdj6dRQU{/youtube}