Anna Mantini all’Anci: “Sottoscriva la nostra proposta per l’autonomia regionale”

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Le recenti riunioni che anche nella nostra provincia hanno coinvolto i sindaci dei Comuni, soprattutto medio-piccoli, sono la sentinella di un disagio molto diffuso nella Granda e nel resto del Piemonte: tanto da avere portato l’Anci, Associazione dei Comuni tradizionalmente filo governativa e legata alle grandi città, a sentire sul posto la voce delle bistrattate aree “periferiche”.

 

Non è un caso, a nostro avviso, che queste consultazioni facciano seguito al dato del voto referendario che, in Lombardia e soprattutto in Veneto, ha sancito il netto pronunciamento popolare favorevole a una maggiore autonomia e alla possibilità di trattenere le proprie tasse sui territori senza doverne mettere di nuove in aggiunta a quelle dello Stato centralista. Impressionante l’elenco delle rivendicazioni avanzate dai colleghi amministratori locali e sindaci della Granda, scorrendo il quale si comprende come in questi sei anni non sia cambiato assolutamente nulla se non in peggio. Le sole azioni del Governo di apparente aiuto ai cittadini, come il blocco delle aliquote fiscali degli enti locali, sono per lo più mutuate da provvedimenti assunti dai Governi di centrodestra dell’epoca dei primi anni Duemila. Di fatto, i sindaci, di ogni colore politico, comprendono ogni giorno di più l’assurdità di un ruolo che impone loro di essere esattori a danno di famiglie e imprese italiane, salvo poi dover tenere i soldi dei propri cittadini in cassa senza poterli spendere. I dati Istat parlano chiaro: i Comuni, nonostante lo sbandierato blocco delle aliquote, hanno aumentato le entrate annue di oltre il 4 per cento, eppure ogni giorno sentiamo parlare di vecchie e nuove povertà e di servizi che vengono tagliati. Mentre, beffa nella beffa, Regione ed enti locali devono mettere di tasca propria per ottenere qualche margine di spesa su soldi fermi a bilancio. Sebbene Chiamparino dica che in Piemonte tutto va bene, prendendosi anche i meriti di iniziative economiche non sue, e sebbene neghi la necessità di una maggiore autonomia – ma allora perché l’Anci del suo stesso colore politico sente il bisogno di consultare i Sindaci? – l’invito che rivolgo ai colleghi amministratori locali è a sottoscrivere la proposta di legge regionale della nostra consigliera e capogruppo in Regione Gianna Gancia: il solo mezzo per inviare inviare un segnale forte al Governo e alla sinistra, la cui manovra economica del 2018 – specialmente dopo il risultato elettorale della Sicilia – sarà il classico pasticciaccio che Cittadini e Comuni pagheranno due volte tra qualche mese.

 

Anna Mantini Lega nord Fossano