In autunno l’abbassamento delle temperature e la fine dei cicli vegetativi delle coltivazioni induce alcune specie di insetti a cercare riparo nelle abitazioni.
Tra questi, le cimici: non solo quelle verdi, ma anche – da alcuni anni – quelle marroni.
Si tratta di una nuova specie di origine asiatica denominata Halyomorpha halys che, oltre ad arrecare gravi danni in agricoltura, sta causando non pochi fastidi alla popolazione a causa dell’elevata presenza su tutto il territorio piemontese.
Allo scopo d’informare e suggerire la migliore gestione del fenomeno, la Fondazione Agrion, in collaborazione con il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte, ha realizzato un’apposita scheda di dettaglio.
Se le cimici asiatiche non sono pericolose per l’uomo né vettori di malattie, come spiegato nella documentazione della Regione, sono invece gravemente nocive per le coltivazioni agrarie, in quanto le loro punture di suzione provocano deformazione, arresto di sviluppo e necrosi di frutti, cereali e ortaggi.
In tal senso, si legge nella scheda di dettaglio, “è utile eliminare gli adulti che cercano riparo negli edifici.
Ogni femmina che sopravvive all’inverno nell’anno successivo può deporre qualche centinaio di uova, da cui si svilupperanno gli stadi della nuova generazione.
A scopo preventivo si devono utilizzare zanzariere o sigillare eventuali fessure che permettono alle cimici l’accesso ad abitazioni, sottotetti, magazzini.
In attesa che nuove tecniche di lotta, possibilmente a ridotto impatto ambientale, siano messe a punto nei prossimi anni, ogni contributo per ridurre la presenza delle cimici svernanti può, anche se modesto ma attuato da molti, contribuire al contenimento di questo insetto particolarmente nocivo”.
La scheda informativa sulla cimice asiatica e sulle modalità di gestione suggerite è pubblicata sul sito istituzionale www.comune.bra.cn.it e in distribuzione all’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Bra (via Barbacana 6, secondo piano).
Per informazioni e segnalazione rivolgersi a: piemonte.fitosanitario@regione.piemonte.it o amministrazione@agrion.it.