Il Consiglio regionale è un’istituzione family friendly | Inaugurato a palazzo Lascaris uno spazio per l’allattamento e la cura del bambino. Il progetto vuole coinvolgere ora i Comuni piemontesi

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Creare spazi pubblici dedicati in tanti Comuni piemontesi per allattare in tranquillità, cambiare il pannolino ai bebé e far giocare i bimbi più grandi.

Questo è l’obiettivo del progetto Piemonte family friendly, presentato venerdì 10 novembre, a Palazzo Lascaris. L’iniziativa, promossa dal Consiglio regionale, dalla Consulta femminile regionale, dalla Consulta delle Elette, in collaborazione con l’Associazione Coordinamento nazionale Vivere onlus, vuole avvicinare le istituzioni alle esigenze della famiglia, intesa nel senso più ampio del termine, offrendo un ambiente adeguato per la cura del bambino.

L’intenzione è quella di sensibilizzare gli enti locali per arrivare all’apertura di trenta punti Piemonte family friendly entro il 2018, affinché non solo nelle grandi città, ma anche nei piccoli centri, si possano moltiplicare i luoghi “a misura di bambino”, facilitando la mobilità della famiglia e la sua possibilità di fruire pienamente dei servizi sul territorio.

Senza volere entrare in antagonismo con progetti analoghi, Piemonte family friendly si prefigge di ampliare progressivamente il numero dei suoi interlocutori pubblici per fare sistema e intervenire soprattutto dove non esistono ancora spazi di accoglienza simili.

A questo fine si prevede lo sviluppo di una app, che faciliti la tempestiva localizzazione dei punti Piemonte family friendly sul territorio. Sarà inoltre lanciato un concorso di idee rivolto alle scuole per la creazione di un logo identificativo da esporre negli ambienti pubblici “family friendly”.

“Si tratta di un progetto ambizioso – ha spiegato Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale e del Comitato regionale per i Diritti umani – perché il punto Piemonte family friendly non vuole essere soltanto un luogo in cui cambiare il pannolino ai bambini, ma un vero e proprio punto di accoglienza per tutti i membri della famiglia, nessuno escluso. Un luogo in cui, madri e padri, genitori single, nonni, possano trovare discrezione e riservatezza nell’accudire i propri bambini. La nostra intenzione è quella di estendere questo servizio a tutti i Comuni piemontesi, lo consideriamo un gesto di civiltà che guarda al futuro e al bene della comunità”.

L’iniziativa dà inoltre seguito a tre mozioni sul tema approvate all’unanimità dal Consiglio regionale e presentate come prime firmatarie rispettivamente dalla vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino, dalla presidente della Consulta delle Elette Stefania Batzella e dalla vicepresidente della Consulta delle Elette Valentina Caputo.

“Un paese che pone al centro delle sue politiche le esigenze dei bambini e della famiglia non solo compie un doveroso riconoscimento di diritti, ma mette anche in atto un’azione lungimirante nei confronti dei cittadini di domani”, ha dichiarato la vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino. “Ecco perché vogliamo promuovere questo progetto che con un gesto piccolo ma concreto a favore della famiglia intende anche sollecitare l’avvio di una gara di solidarietà, affinché localmente, in tanti centri del Piemonte, l’intera comunità possa essere coinvolta nell’allestimento di spazi pubblici di accoglienza “family friendly”.

“L’idea di un Piemonte “amico dei bambini” e “amico delle famiglie” rappresenta una sfida davvero interessante per la nostra Regione”, ha affermato la consigliera segretaria Angela Motta. “Un’iniziativa che necessita di essere diffusa nella maniera più capillare possibile sull’intero territorio piemontese.

Si tratta sicuramente di un importante passo in avanti in termini di civiltà, che ci avvicina ad altre realtà europee decisamente più sensibili sul tema e attrezzate, e allo stesso tempo un valore aggiunto delle nostre numerose realtà culturali e istituzioni che si aprono ai bambini e alle loro famiglie soddisfacendone le esigenze”.

“In qualità di presidente della Consulta delle Elette ho condiviso da subito il progetto Piemonte family friendly, presentato dalle associazioni piemontesi che fanno capo al coordinamento nazionale “Vivere onlus”.

Si tratta di un’iniziativa trasversale, che non ha colore politico e che mette al centro i bambini, le mamme e l’intera famiglia, sostenendo e promuovendo l’allattamento al seno in comodità e la possibilità, per le mamme che non possono allattare al seno, di disporre di uno spazio allestito con lo scalda-biberon e un fasciatoio per il cambio del pannolino.

“Avviata l’iniziativa, adesso l’obiettivo è quello di coinvolgere il maggior numero di Comuni del territorio regionale affinché anche loro allestiscano e attrezzino spazi idonei a questo scopo, perché il buon esempio deve partire dalle istituzioni”, ha affermato Stefania Batzella, presidente della Consulta delle Elette.

L’inaugurazione del punto Piemonte family friendly del Consiglio è il primo passo verso l’attuazione di più ampie politiche a sostegno della genitorialità ed è la realizzazione concreta di quanto avevo richiesto in una mozione, approvata lo scorso maggio, in cui si sollecitava la Regione a dedicare, all’interno delle proprie sedi aperte al pubblico, appositi spazi per consentire l’allattamento e la cura del bambino, nonché ad invitare enti locali, aziende e gestori di esercizi pubblici ad attrezzarsi in tal senso”, ha dichiarato Valentina Caputo, vicepresidente della Consulta delle Elette.

“Si tratta di un progetto dal forte valore culturale e sociale, che mi auguro possa contribuire a rendere le nostre città e gli spazi pubblici sempre più a misura di famiglia e di bambino. Il coinvolgimento delle associazioni di volontariato è fondamentale per fare rete nel sensibilizzare la popolazione sull’importanza dell’allattamento materno anche come norma naturale, e per sostenere la pratica della donazione del latte materno da destinare ai nati prematuri”.

“Un progetto iniziale di servizi per l’accoglienza delle famiglie con bambini era già stato varato nel 2010 dalla Consulta femminile. I tempi forse allora erano prematuri e oggi tutte le associazioni che compongono la Consulta sono liete di sostenere questa iniziativa, che ne rappresenta un principio di evoluzione e concretizzazione, dando il loro appoggio con la speranza che sia solo l’inizio di un lungo percorso a favore della libertà e della mobilità delle mamme e delle famiglie in genere”, ha affermato Cinzia Pecchio, presidente della Consulta femminile regionale.

Alla presentazione è intervenuta anche Martina Bruscagnin, presidente del Coordinamento nazionale Vivere onlus, che ha sottolineato l’importanza di un progetto come questo, che traduce nella pratica le raccomandazioni del Ministero della Salute del 2016 relative alla promozione dell’allattamento al seno, documento di cui Vivere onlus è stato uno degli estensori insieme con la Società italiana di neonatologia.

Al termine della conferenza stampa è stato inaugurato il punto Piemonte family friendly di Palazzo Lascaris. L’area, attrezzata al piano terreno dell’edificio, anche grazie al contributo delle consigliere e dei consiglieri regionali, è dotata di due fasciatoi, due comode poltroncine per l’allattamento, due scaldabiberon, sedie e un tavolino per i giochi.

Le pareti dalle tinte pastello sono ravvivate dai manifesti disegnati dagli studenti della scuola secondaria di primo grado nell’ambito del laboratorio didattico per il progetto Io non gioco vinco, organizzato dall’Osservatorio regionale sul fenomeno dell’usura del Consiglio regionale in collaborazione con le associazioni Acmos e Libera Piemonte.

Erano presenti anche i consiglieri regionali Nadia Conticelli e Domenico Ravetti e l’assessora regionale alle Pari opportunità Monica Cerutti.