Grande successo di partecipazione, sabato 11 novembre, per la Festa di San Martino che quest’anno ha avuto inizio a Berri ed è proseguita all’Annunziata di La Morra.
Una festa semplice e autentica come quelle fatte per il carnevale. Una festa dei bambini, della borgata e della gente.
Con la festa di San Martino, La Morra ha voluto celebrare la Vita e la Speranza, nella loro ricchezza: la Vita appena sbocciata con i nuovi nati lamorresi del 2016, la Vita caparbia e preziosa delle nonne e dei nonni contadini.
Infatti San Martino di Tours donando metà del suo mantello al mendicante infreddolito e seminudo, fece una scelta: scelse la vita E, dopo aver compiuto quel gesto per proteggere il povero sotto la pioggia, si assopì, e al suo risveglio si trovò riavvolto nel suo mantello integro. La sua generosità spontanea e disinteressata, forse istintiva, fu premiata.
È stato necessario, affinché le parole non restassero vuote espressioni, riempirle di gesti, in questo caso simbolici e carichi di significato.
Al mattino, in frazione Berri, i festeggiamenti sono iniziati con il Centro recupero animali selvatici di Bernezzo che ha liberato una poiana tra la meraviglia e la gioia dei presenti, segno di speranza, ma anche di volontà poiché è il colpo d’ali che permette alle persone di alzarsi in volo e mantenere viva la speranza nelle difficoltà.
E’stato piantato anche un albero, un gelso, a testimonianza della vita che attecchisce, cresce e si radica in terra fertile; in onore a ciascuna di queste Vite.
La volontà del Comune dila Morra è stata infatti quella di festeggiare la vita:la vita dura di contadini e contadine incatenata e fedele alla Terra;la vita nuova dei lamorresi nati nel 2016 a cui è stato consegnato un libricino, donato dalla signora Silvana Bergui, direttrice della biblioteca Don Rubino di La Morra, grazie al progetto Nati per leggere.
In fine il Sindaco ha rigraziato la Parrocchia SS Annunziata per l’ospitalità, il signor Minuto e le signore che si dedicano alla pulizia e alla cura della Chiesa e del salone, l’associazione locale “l’Annunziata è”, gli Alpini per le caldarroste, il club Unesco e naturalmente le lamorresine, i bambini, i ragazzi e tutti coloro intervenuti a rendere più bella la festa.
Nell’occasione è stato anche assegnato il “Premio Fedeltà alla Terra” che quest’anno ha visto premiate Burdese Laura, Conterno Ilva, Curto Livia, Mollo Teresa, Mozzone Romana, Voerzio Maddalena ed il “Premio Fedeltà al Paese”, assegnato a Mascarello Francesco Domenico.