Nuovo record per i trapianti all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. 7 trapianti renali in sole 48 ore è un evento di cui si ha difficoltà ad avere memoria in precedenza.
E’ accaduto alle Molinette, dove nell’arco di due giorni sono stati effettuati 1 trapianto di rene da donatore vivente e 6 trapianti di rene da donatore deceduto. Il mondo del trapianto è così. L’imprevedibile è la routine: un giorno in cui sarebbe dovuto esserci solo un trapianto di rene da donatore vivente (la moglie di 64 anni ha donato un rene al marito di 70 anni affetto da glomerulonefrite), nel giro di poche ore, grazie alla generosità di 4 donatori e delle loro famiglie ad Asti, Alessandria e alle Molinette stesse, si è trasformato in un momento eccezionale che ha permesso ad altri 6 pazienti di ricevere il trapianto. I donatori di Alessandria sono due uomini di 40 e 74 anni. Una donna ad Asti di 63 anni ed un uomo alle Molinette di 54. I riceventi sono una donna di 54 anni affetta da glomerulonefrite, una donna di 54 anni affetta da rene policistico, un uomo di 37 anni affetto da uropatia malformativa, una donna di 64 anni affetta da rene policistico, una donna di 57 anni affetta da nefropatia diabetica ed un uomo di 67 anni affetto da rene policistico. Questi dati confermano la possenza dell’organizzazione del trapianto rene delle Molinette consolidata da 35 anni di attività che ha portato al record di trapianti in Italia (quasi 3300) a larga distanza dagli altri centri e nel gotha dei migliori centri mondiali.
La macchina che porta dalla donazione al trapianto si è mossa in modo coordinato e massiccio: un numero imprecisato ma notevole di medici, infermieri, ausiliari, personale di laboratorio, autisti hanno partecipato alle varie fasi. Le équipe coinvolte sono numerose: i nefrologi diretti dal professor Luigi Biancone, i chirurghi vascolari diretti dal dottor Maurizio Merlo, gli urologi del professor Paolo Gontero e gli anestesisti del dottor Pier Paolo Donadio per la gestione clinica e chirurgica. La parte laboratoristica specifica è sostenuta dagli immunogenetisti del professor Antonio Amoroso e dagli anatomo-patologi del professor Mauro Papotti, non dimenticando gli operatori degli ospedali sedi del prelievo degli organi.
Questo picco di attività testimonia l’importanza della donazione che l’organizzazione sanitaria piemontese è in grado di accogliere mettendo in campo le migliori strutture.
Un’altra bella notizia è il ritmo che stanno prendendo i trapianti di rene da donatore vivente negli ultimi tempi ormai a cadenza quasi settimanale.
Dal 23 al 25 novembre si terrà il primo Corso nazionale sulla gestione clinica del trapianto di rene presso il Lingotto, organizzato dal professor Luigi Biancone.