Partita in trasferta per Centallo, e come troppo spesso successo finora, partita dalle due possibilità di analisi. Da un lato la consapevolezza di potersela giocare con tutte le avversarie, anche le più titolate, dall’altra l’amarezza di set e punti condotti fino al 20 per poi essere buttati via, forse anche a causa dell’effetto delle ‘profezie autoavveranti’.
Le centallesi infatti iniziano bene, mettendo sotto Novara dalle prime battute del primo set e conducendo sempre in vantaggio fino al 22-18. Poi sopravviene probabilmente il pensiero delle altre gare finora giocate (7 giornate e incontrato 6 delle prime 7 squadre, manca solo Cuneo) e dei recuperi avversari, ed ecco che il pensiero diventa realtà. Paura di chiudere, errori banali, e il set va 25-23 per Novara.
Secondo set con da copione centallese fuori casa. Delusione per il primo set, e si va sotto fino al 12-5. Timeout, un po’ di chiarezza e di idee, e si riprende a fare il gioco che si sa fare costringendo Novara a due timeout, il secondo con Centallo avanti 18-16. Ma poi, ancora, si lascia recuperare, si arriva al 22-22, dove una maggior determinazione delle padrone di casa e una, perché quando ci vuole va detto, un errore arbitrale che non vede invasione E tocco a muro avversario, decretano il 25-22 e la fine del secondo set. Terzo che inizia sul filo dell’equilibrio, punto a punto, con centallo che non molla ma che spinge per vincere. Le due squadre si alternano al comando, ma sempre di un punto, senza nessuna ad allungare. Alla fine, sempre un paio di incomprensioni di troppo regalano set 26-24 e gara a Novara, lasciando Centallo a bocca asciutta.
“A fine gara ho parlato.con le ragazze, facendo notare che le prime 7 della classifica le abbiamo quasi finite, – ha commentato coach Gonella – e che dobbiamo lavorare ancor più duro per essere pronti a prendere più punti possibile e presentarci all’inizio girone di ritorno con una classifica di tutto rispetto. Dobbiamo uscire dall’idea che alla fine dei set gli altri ci prendono e vincono, ma è una cosa che deve nascere da ogni singolo giocatore. In tre mesi non si crea una squadra, inteso come gruppo, ma parlando con le ragazze ho visto e sentito la volontà di lavorare per migliorare sotto ogni aspetto. Ed è quello che voglio da loro. Il massimo, sempre, per fare sempre meglio. Vedremo sabato contro Rivoli in casa occasione per iniziare a riacquistare fiducia e punti preziosi.”