“La Consulta Femminile da oltre 40 anni svolge un’azione incisiva per accrescere il ruolo e la presenza delle donne nella società piemontese.
Ma il percorso di civiltà e libertà che conduce ad una reale parità di genere è ancora lungo e accidentato anche se sono stati conseguiti risultati impensabili fino a pochi anni fa se non fosse per la partecipazione attiva delle donne.
A incominciare da quelle più giovani che non hanno vissuto in prima persona la storia delle battaglie per i diritti femminili, fino alle dirette protagoniste delle più significative conquiste sociali negli ultimi decenni.
Sono queste le donne di valore che noi oggi premiamo: quelle che con il loro impegno nel corso della propria vita hanno contribuito a far sì, ad esempio, che la presenza femminile su scala europea nei posti di rilievo delle maggiori aziende sia quasi raddoppiata rispetto a pochi anni fa. Così come quella, sempre più nutrita e qualificata, delle donne impegnate nella politica e nelle istituzioni”.
Così Daniela Ruffino, vicepresidente del Consiglio regionale con delega alla Consulta femminile, ha aperto la cerimonia di premiazione “Donne di valore”, un’iniziativa istituita dalla Consulta femminile regionale per conferire un riconoscimento a due donne di età superiore ai 65 anni che nella vita abbiano contribuito all’affermazione delle pari opportunità nel mondo professionale, della cultura, dell’associazionismo, dell’impegno civile, ad esclusione di coloro che hanno ricoperto incarichi politici.
“Il valore della donna – ha sottolineato Cinzia Pecchio, presidente della Consulta – nasce con lei, dentro di lei, nella sua parola, nell’intelligenza, nei suoi silenzi, nella capacità di accudire la famiglia, nella maternità, nel modo di amare e donare se stessa, imparando fin dal suo primissimo ruolo di figlia, per arrivare poi, a quello di madre e moglie, a rispettare quei valori che attraverso tutti i mutamenti, ha cercato sempre di migliorare anche con forti sacrifici, imponendo il proprio ruolo nel mondo lavorativo e dimostrando capacità, audacia e determinazione.
Grazie anche all’esperienza e alle sofferenze della donna di ieri, quella di oggi deve guardare fiduciosa verso il futuro, con tutte le sue passioni e le sue problematiche, riuscendo con dolcezza e consapevolezza a far sentire in modo forte e chiaro la propria voce”.
Con l’intenzione concreta di dare risalto a comportamenti meritevoli, sono state quindi premiate Giovanna Boschis e Roberta Negri.
La prima, da quasi trent’anni, si è dedicata allo sviluppo dell’imprenditoria femminile, con un’attenzione particolare alla formazione costante, all’accesso al credito, alla conciliazione dei tempi di lavoro e quelli di cura e, più in generale, a tutte le problematiche che le donne si trovano a dover affrontare nel momento in cui desiderano entrare nel mondo imprenditoriale. La seconda si è distinta per il costante impegno profuso nell’associazionismo femminile, credendo fortemente in numerose battaglie che hanno promosso i diritti fondamentali delle donne.
All’incontro ha partecipato Giulia Maria Cavaletto, consigliera di Pari opportunità della Regione Piemonte, che ha evidenziato il valore delle donne che regalano la propria esperienza e la propria dedizione per promuovere e accrescere l’indipendenza e i diritti femminili.