Una mail per cestinare i “falsi”. Questo l’appello lanciato da Unionalimentari, la federazione della piccola e media industria del food associata a Confapi.
Partito dal Presidente nazionale Antonio Casalini, leader del gruppo Midi Lazzaroni che a fine agosto inaugurò al Milkfest di Inalpi il proprio mandato, il monito viene rilanciato su base territoriale dalla Confederazione provinciale cuneese e dalla sua Unione di categoria. La campagna di sensibilizzazione consiste nella messa in funzione di uno specifico indirizzo di posta elettronica falsi@unionalimentari.com al quale tutti coloro – imprenditori e consumatori finali – che ravvisino situazioni anomale, in termini di marchi o etichette, ne diano comunicazione “così che, fatte le opportune verifiche, e ravvisato un fondato rischio di pirateria alimentare, gli uffici di Unionalimentari possano informare le autorità preposte alla tutela del made in Italy“, spiega Antonio Casalini.
“Come Confapi, e anche come Azienda Inalpi espressione di una diretta relazione di territorio fra approvvigionamento del latte, verifica di salubrità e sua trasformazione, al servizio del consumatore finale o di altre industrie alimentari, siamo ben lieti di concorrere alla divulgazione dell’appello espresso dal Presidente Casalini, perché l’informazione alimentare è premessa sia di presidio del mercato interno, sia di ulteriore sviluppo delle esportazioni del vero made in Italy. Cuneo, in questo contesto, ha una particolare responsabilità, perché è la provincia a maggior valore aggiunto agroalimentare del Piemonte, e l’intesa con un’altra food valley per eccellenza, Parma con il suo Ente Fiere, crea basi promozionali e di riconoscibilità formidabili“, dichiara il Presidente Pierantonio Invernizzi.
Aggiunge Giuseppe Rossetto, vice provinciale Confapi e nazionale Unionalimentari:”La pirateria alimentare è un fenomeno che si contrasta attraverso una decisa strategia di educazione alimentare, come quella avviata dal Presidente Casalini, abbinata a un efficace meccanismo che agisca sul piano preventivo e sanzionatorio. Se da una parte il crescente abbattimento delle barriere doganali favorisce un export di qualità, dall’altra è fondamentale creare le condizioni affinché la competizione si svolga in maniera leale fra i produttori, e in tale contesto la conoscibilità del prodotto italiano garantisce un differenziale a favore. Per il 2018 ci siamo dotati di una strategia fieristica e promozionale che coniuga crescita commerciale interna ed estera, attraverso fiere e missioni, e crescita della riconoscibilità“.