Le note del corale natalizio “Cristo Unico Figlio Divino” del grande compositore Johann Sebastian Bach hanno ufficialmente ridato vita alle 1460 canne del nuovo organo del Santuario Regina Pacis; questo primo brano eseguito con maestria dall’organista Mauro Maero ha così aperto, giovedì 7 dicembre alle 20,45, il concerto organizzato in occasione della fine del restauro di questo antichissimo strumento.
Haendel, Delalande, Pasini e Peirolo, solo per citarne alcuni, sono stati i protagonisti di questa serata in musica, dove il sopracitato Maero accompagnato alla tromba dal bovesano Marco Bellone sono riusciti a far emozionare il folto pubblico accorso per l’occasione; un “collaudo” atteso con grande trepidazione da tutti i fontanellesi per questo “simbolo” straordinario che vede la sua installazione nel lontano 1941 da parte dell’allora parroco Don Agostino Pellegrino.
Costruito dalla ditta Vegezzi-Bossi di Centallo, l’organo ha subito alcune modifiche nel corso degli anni, come nel 1980 quando la consolle è stata trasferita a fianco dell’altare e quest’ultimo restauro è iniziato nel 2015 per volontà di Don Silvio Bruno.
Canne ricostruite e lucidate a regola d’arte, registri sistemati ed un nuovo colore bianco avorio, spiccato all’interno di questo luogo di culto, meta di moltissimi pellegrini della Diocesi; “ Collaudo direi superato brillantemente e quindi doveroso per me ringraziare la ditta autrice del restauro e i miei predecessori Don Silvio Bruno e Don Roberto Gallo che hanno portato avanti questo progetto; ricordo ancora che è possibile “Dare un nome ad una canna”, di fronte ad una piccola offerta per sostenere le spese di ristrutturazione, presso l’ufficio parrocchiale o i “Ricordi del Santuario”.”, conclude Don Beppe Panero.
Fabio Dutto