Può riposare presso il Santuario di Vicoforte, dove già giace la Regina Elena, sua moglie, arrivata venerdì in serata dal cimitero di Montpellier (Francia), Vittorio Emanuele III le cui spoglie sono state tumulate nella mattinata di oggi, 17 dicembre, dopo l’arrivo all’Aeroporto di Levalgidi da Alessandria d’Egitto.
Se ne parlava già da qualche anno di questo, si spera, ultimo viaggio, ma è avvenuto nel 2017 perché è il settantesimo anniversario della morte di Re Vittorio Emanuele III.
I due coniugi si sono ricongiunti nella cappella di San Bernardo che ospita già le spoglie del duca Carlo Emanuele I, persona cara ai vicesi per aver determinato l’inizio della costruzione del Santuario nel 1596.
A riguardo, però, non mancano le polemiche. Emanuele Filiberto di Savoia, bisnipote di Re Vittorio Emanuele III e della Regina Elena, attraverso i media, spiega la sua indignazione: “La nostra battaglia è sempre stata quella di far tornare le salme degli ex re nell’unico luogo deputato alla loro sepoltura, il Pantheon a Roma. Non in una tomba qualsiasi in Piemonte“.
La scelta, appoggiata dal Quirinale, di portare i reali in segreto a Vicoforte, è stata infatti di Maria Gabriella, zia di Emanuele Filiberto.
Emanuele Filiberto in ogni caso ha ringraziato il presidente Sergio Mattarella “per la sensibilità dimostrata nei confronti del tema”. “Non posso però non rammaricarmi” aggiunge “che tutto ciò sia avvenuto in segreto, senza concedere alla Regina d’Italia, Sovrana della Carità Benefica, gli onori dovuti e soprattutto la traslazione al Pantheon di Roma, come abbiamo sempre richiesto e, prima di me, mio padre, il Re Umberto II. Ritengo che riportare la salma della Regina in totale anonimato e in segretezza sia un insulto alla sua memoria e a tutto ciò che ella rappresenta, dall’angelo del terremoto di Messina alla infaticabile crocerossina della Grande Guerra”.
La collocazione della Regina Elena è avvenuta in un contesto di riserbo e sobrietà e accompagnata dalla preghiera di don Bessone, prevista per il Rito delle esequie. Per il momento la cappella di San Bernardo, situata in un’ala del Santuario, è chiusa al pubblico, ma presto si “predisporrà quanto opportuno per la visita di chi vorrà sostare in ricordo o in preghiera” dicono i vicesi.
MP
Foto Gian Maria Aliberti Gerbotto