Durante lo scorso fine settimana i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS Piemonte) sono stati chiamati per numerosi interventi, due persone decedute, nelle montagne del Piemonte meridionale (Alpi Liguri e Marittime) a causa delle pericolose condizioni di ghiaccio che caratterizzano i versanti dopo il gelicidio della scorsa settimana.
La pioggia gelata che si è posata sulla superficie della neve ha creato un infido strato di ghiaccio difficilmente riconoscibile a occhio nudo, su cui è facile scivolare.
La prima operazione è partita sabato 16 dicembre alle ore 21 per la denuncia di mancato rientro per un uomo 32enne residente a Verzuolo (CN) che non aveva fatto ritorno a casa dopo una giornata trascorsa sulle piste da sci di Limone Piemonte (CN). Grazie alle informazioni ottenute dallo skipass digitale è stato possibile risalire all’ultimo impianto di risalita utilizzato per circoscrivere le ricerche. Intorno alle ore 00.10 una squadra composta da tecnici CNSAS Piemonte e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza ha individuato il corpo senza vita dell’uomo al fondo di un vallone fuoripista dove è precipitato presumibilmente dopo essere caduto sulla neve ghiacciata.
Domenica 17 dicembre intorno alle 12.45 l’eliambulanza 118 di base a Cuneo-Levaldigi è decollata verso la Cima Bercia (1267 m) nel comune di Boves per recuperare due ciaspolatori precipitati in due valloni separati, sempre a causa del terreno ghiacciato, riportando escoriazioni.
Successivamente poco dopo le ore 14 la Centrale Operativa del CNSAS Piemonte ha ricevuto una chiamata per due ciaspolatori precipitati sul ghiaccio lungo un’escursione alla cima della Gardiola (1889 m) in Valle Pesio. Uno di essi ha riportato la sospetta frattura a un braccio e a una gamba, il secondo che cercava di prestare i primi soccorsi al compagno è caduto riportando soltanto alcune contusioni. Per il recupero dei feriti è stato necessario l’intervento dell’eliambulanza 118 di Cuneo-Levaldigi che ha trasportato a monte anche alcuni tecnici in supporto. Altri 3 loro compagni in stato di choc sono stati riaccompagnati illesi a valle a piedi dalle squadre a terra.
Più tardi, verso le 15.15 l’eliambulanza 118 di base ad Alessandria ha soccorso due sciatori con politrauma, caduti durante un fuoripista lungo le piste di Artesina.
Nel frattempo, nel pomeriggio di ieri, la Centrale Operativa del CNSAS Piemonte aveva ricevuto una nuova denuncia di mancato rientro nel territorio di Limone Piemonte. Un uomo di 56 anni, atteso per pranzo dai famigliari a Ventimiglia, non aveva fatto ritorno dopo un weekend trascorso a Limone. La salma è stata trovata da una squadra composta da CNSAS Piemonte e Sagf intorno alle 23 sul fondo di un vallone in cui era precipitato durante una passeggiata con il cane lungo una strada innevata. Anche in questo caso è stato probabilmente tradito dal ghiaccio.
«Le condizioni del manto nevoso in questi giorni – afferma Luca Giaj Arcota, presidente del CNSAS Piemonte – sono estremamente pericolose a causa del ghiaccio che lo ha ricoperto durante le ultime precipitazioni. Siccome la missione del nostro Corpo non è soltanto soccorrere le persone in montagna, ma anche prevenire gli incidenti, consigliamo vivamente agli sciatori di non intraprendere discese in fuoripista nei pressi dei comprensori sciistici e a coloro che affrontano escursioni di scialpinismo e ciaspole di portare con sé piccozza e ramponi, l’attrezzatura fondamentale per superare in sicurezza i pendii più ripidi».
c.s.