Dal campo alla panchina, come sempre, per eleggere il top player tra gli allenatori cuneesi (o passati per la provincia Granda) nel 2017.
Scelta ardua anche in questo senso per gli Idea Awards, con i candidati che portano in dote quattro promozioni e cinque qualificazioni ai playoff nelle rispettive categorie, oltre a tanti altri successi.
Impossibile non partire da un signore che ha lasciato la provincia Granda nel mese di giugno. Vi dice nulla il nome di Salvatore Iacolino? Vincitore della prima edizione del premio istituito da Ideawebtv.it nel 2015, anno della vittoria del campionato di Serie D dell’allora Cuneo di França e Soragna, Salvatore il salvatore ha ricalcato le orme di quell’annata, aggiungendo quel tocco di epicità in più ad una cavalcata storica. Subentrato a Fraschetti con i biancorossi a cavallo tra la zona playout e quella di metà classifica, il tecnico agrigentino ha compiuto una vera e propria impresa, con una rimonta entrata negli annali e conclusa con la vittoria del girone A di Serie D, in un “Paschiero” addobbato a festa il 7 maggio scorso, nel derby con il Bra. Non solo un campionato vinto, ma l’evidente dimostrazione che la mano (o meglio, il carisma) di chi sta in panchina può fare veramente la differenza. E poco importa se poi la strada di Iacolino abbia continuato il proprio percorso in quel di Varese, finendo nelle dimissioni anticipate: la remuntada con un gruppo di giocatori volenterosi ma non primedonne, per loro stesso dire, è già leggenda.
Solito balzo in D, per celebrare Fabrizio Daidola, altro nome che non può mancare nel listone degli Awards. Nessun particolare riconoscimento per il tecnico che a Bra scrisse pagine memorabili qualche anno fa, ma due mezze stagioni all’insegna della solidità. Prima una seconda parte di 2016/17 condotta verso una salvezza tranquilla, con il rimpianto per le tante sconfitte ottenute ad inizio annata, quindi, una prima metà di 2017/18 all’insegna del rispetto delle aspettative, con quei 29 punti ottenuti che consentono ai giallorossi di guardare da vicino la zona playoff, obiettivo di inizio stagione, distante solo quattro lunghezze al giro di boa. Una nomination per la continuità, spesso estranea al calcio dilettantistico, di un tecnico e di una società che hanno scelto di forgiare con calma la propria creatura.
Dalla D all’ampio bacino dell’Eccellenza, come sempre, rappresentato da quattro tecnici di altissimo valore, seppur con idee e filosofie di calcio molto diverse. In rigoroso ordine di piazzamento al termine della passata stagione, giusto partire da Pier Paolo Rignanese, tecnico di un Saluzzo e vincitore della passata edizione, confermatosi ad altissimi livelli nel girone B, mantenendo fede al voto del profilo basso: pochi colpi ad effetto, tanta sostanza. A riconferma di tutto ciò, il terzo posto dello scorso anno, seguito dal quinto, a pari punti con il quarto, di quello attuale. Qualche dato: Saluzzo terza miglior difesa nel 2016/17 e seconda migliore nel 2017/18, con appena 31 reti subite in 33 partite di campionato disputate nell’anno solare.
Chi ha impressionato è, però, la Cheraschese di mister Gianluca Brovia, forgiata ad immagine e somiglianza di un tecnico che, esploso con la vittoria ai playoff di Promozione con il Corneliano Roero (chi dimentica le emozioni di quel giorno a Casale?), sembra avere trovato la definitiva maturità, mescolando bel gioco e sostanza. Il primato in campionato con annesse semifinali di Coppa sfiorate ne sono la dimostrazione. Ma ancora di più impressiona un numero, che sembra già eleggere il mister dei Lupi: la Cheraschese è di gran lunga la squadra con più punti fatti nell’anno solare 2017, con 60 gettoni messi a referto nei due campionati, nelle 33 partite disputate. Per rendere l’idea: sono 5 in più del Fossano e addirittura 11 in più del Saluzzo. Il segreto? La solidità. Se il Saluzzo resta la squadra meno battuta tra le cuneesi, la Cheraschese segue a ruota (33 reti al passivo contro 31) e nel campionato in corso ha addirittura la migliore difesa (15). Al di là dei numeri contano però anche le sensazioni, con la ciliegina sulla torta rappresentata dall’esplosione di Cornero, capocannoniere in solitaria del girone.
Non può mancare poi Fabrizio Viassi, il tecnico del divertimento fossanese, ma non solo. Già, perché alla resa dei conti la banda di giovani azzurri è quella che ha saputo esprimere la maggiore continuità, confermandosi come quarta forza del girone, sempre pronta a fare il colpo. Mina vagante, la creatura di Viassi è una moto impazzita: difficile da controllare in alcune situazioni, quando trova la giusta guida, diventa incontenibile. 72 gol fatti nel 2017 in 33 partite (2.18 ogni 90’!), 55 punti ottenuti ed i playoff salutati al termine di una grande gara al “Damiano” la scorsa primavera. Resta, poi, tutto il resto, a partire dall’esplosione di tanti giovani (Brondino e Armando prima, Sammartino, Di Salvatore e Lanfranco poi) per arrivare al capolavoro Alfiero, voluto fortemente a fine 2015 dal Moretta. Che Buongiorno sia già il suo successore?
Chiudiamo l’Eccellenza con un nome che è tornato a far parlare di sé (eccome!) dall’estate. Stiamo parlando di Francesco Dessena, terzo classificato nella scorsa edizione nonostante fosse “svincolato”, perché da poco esonerato dal Corneliano Roero. Nelle nuove vesti di tecnico della Pro Dronero il tecnico torinese ha subito fatto sentire la propria mano, nonostante lo scomodo ricordo di Caridi: secondo posto in campionato ed una finale di Coppa Italia che è già leggenda. Alla diciassettesima giornata nel 2016/17 i “Draghi” avevano 19 punti, con 24 reti fatte e 24 subite. Oggi ne hanno 33, con 41 reti all’attivo (miglior attacco) ed appena 22 subite. A volte i numeri dicono tutto.
Rappresentante della Promozione da gennaio ad oggi è il solo Francesco Perlo, artefice di un vero e proprio capolavoro con il suo Revello. A lungo costretto a fare miracoli con una rosa cortissima, il tecnico biancazzurro è riuscito nell’impresa di portare la sua squadra ad un passo dall’Eccellenza con appena 13-14 giocatori a disposizione nei momenti salienti. Restano nitide le immagini del match “afoso” contro la Piscineseriva, manifesto del gioco revellese, fatto di solidità, sacrificio e battaglia, fino all’ultimo minuto del supplementare. Un 2017 aperto e concluso in testa da Perlo. Nulla da obiettare, insomma.
Naviga in metà classifica nel campionato di Eccellenza coadiuvato da Bittolo Bon, ma deve la sua candidatura a ciò che ha fatto in Prima Categoria, il prossimo nome. Stiamo parlando, ovviamente, di Luca Burgato, giunto a tre minuti, è il caso di dirlo, dalla Promozione, con la sua Azzurra. Dopo una regular season chiusa a distanza dai top team del girone (Busca e Montatese), i morozzesi compirono una vera e propria impresa nei playoff, superando turni su turni, fino all’amara finalissima di Torino contro il Cit. Grida ancora vendetta quel pallone scivolato dalle mani di Ferrero sul 2-0 per i cuneesi, ma resta vivo il ricordo di una squadra che aveva meritato sul campo (per di più in trasferta) quel salto di categoria, sfumato per il rotto della cuffia.
Quindi, gli altri tre nomi di Promozione, tutti neopromossi. In primis, Cristiano Zabena, che poniamo davanti a tutti perché lì chiuse il suo 2016/17, con la vittoria del girone G di Prima Categoria. Il tecnico ex San Sebastiano, già sul podio lo scorso anno, ha saputo dare continuità al progetto grigiorosso, trionfando prima (quasi senza rivali) e plasmando una squadra che sa divertire poi. Bene in Promozione, con i playoff a portata di vittoria, ma il grande lavoro è stato fatto in “Prima”, con la seconda vittoria in campionato consecutiva, nuovamente facendo tabula rasa di avversari e rivali nella corsa al titolo.
Segue Maurizio Battaglino, il tecnico della Polisportiva Montatese dei miracoli. Difficile dire quale sia il principale merito del tecnico gialloblu, tra i molti selezionabili. Sicuramente lo storico passaggio in Promozione con la vittoria della Coppa Piemonte di Prima Categoria resta il vero capolavoro, al termine di una stagione passata a lottare con il fortissimo Busca, ma anche i risultati attuali lasciano pochi dubbi: un campionato passato a navigare, da neopromosso, nel pieno della zona playoff, ed il passaggio alla fase finale di Coppa, ancora una volta, come premio di contorno. Solidità, efficacia e concretezza al servizio di una realtà emergente.
Infine, Davide Triberti, mister dell’Infernotto vincitore del girone F di Prima Categoria, reso più cuneese che mai con le uniche tre compagini della Granda che chiusero nelle prime tre posizioni. Un lavoro eccellente quello del tecnico biancorosso, capace di guidare i suoi alla vittoria tutt’altro che scontata di un raggruppamento di ferro, facendo della difesa (appena 26 reti al passivo, di gran lunga la migliore) la propria forza. Da settembre, poi, un campionato di Promozione condotto con lo stesso equilibrio, cercando di navigare costantemente nelle acque tranquille di classifica.
IDEA AWARDS 2017 – NOMINATION MIGLIOR ALLENATORE
Maurizio Battaglino (Polisportiva Montatese)
Gianluca Brovia (Cheraschese)
Luca Burgato (Azzurra/Benarzole)
Fabrizio Daidola (Bra)
Francesco Dessena (Pro Dronero)
Salvatore Iacolino (Cuneo/Varese)
Francesco Perlo (Revello)
Pier Paolo Rignanese (Saluzzo)
Davide Triberti (Infernotto)
Fabrizio Viassi (Fossano)
Cristiano Zabena (Busca)
CC – Redazione Sportiva Ideawebtv.it