E’ stato un 2017 importante per Giulio Ambroggio, diventato a giugno sindaco di Savigliano. Sei mesi da primo cittadino, ancora troppo pochi per vedere messe in pratica le tante idee che ha “per fare diventare Savigliano una città conosciuta ovunque”, ma già abbastanza per tracciare un primo bilancio.
Qual è stata la cosa più importante portata a compimento in questi sei mesi?
“Sicuramente mettere in sicurezza il bilancio comunale. E’ stato approvato nell’ultimo Consiglio del 21 dicembre: non è stato facile, abbiamo dovuto ristrutturare tutta la spesa e fare qualche taglio. Per esempio, noi eravamo l’unica città al mondo ad avere i trasporti gratuiti, un’operazione che costava 30 mila euro all’anno: abbiamo dovuto cambiare, facendo pagare una cifra simbolica. Poi abbiamo ristrutturato il trasporto alunni e fatto alcuni aggiustamenti necessari, ma sopportabili, senza però tagliare nessun servizio”.
Il primo risultato ottenuto da sindaco?
“Salvare l’agenzia delle entrate. Volevano andarsene da Savigliano: noi abbiamo messo a disposizione dei locali e siamo riusciti ad evitarlo, inaugurando la scorsa settimana la nuova sede. Un motivo di grande orgoglio”.
Guardando ad altri ambiti, quali sono state le cose che ricorda con particolare soddisfazione di questi mesi?
“Sicuramente la grande vittoria che abbiamo ottenuto sull’ospedale. Anche se non dipende dal Comune, noi abbiamo comunque fatto la nostra parte per far sì che non si vada verso quell’assurdità dell’ospedale unico Savigliano-Saluzzo, ma che si ristrutturi invece l’esistente. In questo senso, la Regione ha stanziato, per iniziare, 10 milioni di euro, che serviranno per fare il progetto esecutivo. Parlando di viabilità, sempre dalla Regione sono stati stanziati 200 mila euro per costruire una rotonda sull’innesto della circonvallazione di Savigliano con la strada per Saluzzo: una mia vecchia battaglia, i lavori partiranno nel 2018”.
In questi primi sei mesi, qual è stato il momento più difficile?
“Torno al bilancio, un risultato importante ma ottenuto con grande fatica. Non è stato un momento facile quando abbiamo visto i conti del Comune che dovevamo fare quadrare, l’impatto è stato piuttosto duro; ma poi tutti insieme, grazie soprattutto al mio assessore al Bilancio, siamo riusciti a venirne a capo”.
Guardando al futuro, quali sono gli obiettivi per il 2018?
“Vogliamo fare uscire Savigliano da questo cono d’ombra in cui si trova, in modo che diventi una città conosciuta ovunque: per questo sono in preparazione numerosi eventi che verranno organizzati. C’è inoltre la questione del Palazzo Muratori Cravetta, un edificio bellissimo, ristrutturato, che è vuoto e che ha un vincolo di area museale: uno dei primi obiettivi del nuovo anno è quello di trovare una soluzione per gestirlo al meglio. Per quanto riguarda la viabilità, valuteremo la possibilità del parcheggio sotterraneo di cui da troppo tempo si parla, senza però che ci sia nulla di concreto. Continueremo ovviamente a tenere d’occhio la questione dell’ospedale e aspettiamo buone notizie sul fronte Gran Baita, dove comunque sembra che qualcosa si stia muovendo”.
Il suo augurio per il nuovo anno ai saviglianesi?
“L’augurio è che si possa creare una catena tra cittadini e amministrazione, in modo da poter lavorare tutti insieme per il miglioramento della nostra città”.
Gabriele Destefanis