Saluzzo: il 13 gennaio si presenta l’Atlante dei Sapori

0
377

Dopo l’anteprima di venerdì 1 dicembre a Sampeyre, proposta da Atl del Cuneese e Cuneo Neve per raccontare le novità della Stagione sciistica 2017/2018, arriva la presentazione ufficiale dell’Atlante dei Sapori delle Terre del Monviso e Valli Occitane, in programma per sabato 13 gennaio presso l’Antico Palazzo COmunale di Saluzzo, alla presenza del sindaco Mauro Calderoni, di Paolo Verri dal Progetto Move , dei professori Michele Antonio Fino e Paolo Olivero per l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

 

 

L’Atlante ripercorre la tipologia di pubblicazione dedicata ai percorsi ciclo-turistici VéloViso, la guida ai tour e agli itinerari delle Terre del Monviso. Testi semplici e al contempo completi, ricchi di immagini del territorio, informazioni storiche di carattere generale e pagine più specifiche. Strumenti per raccontare una destinazione a tutti coloro, e sono sempre di più, che annualmente vogliono visitarla e conoscerla.
Tra le oltre 100 pagine, ricette, prodotti e produttori scrupolosamente censiti dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, dal Dottor Paolo Olivero, con il coordinamento e la supervisione del Professor Michele Antonio Fino.

 

Che cos’è l’Atlante dei Sapori
Oltre 80 prodotti, suddivisi in 7 categorie, frutto di un censimento attento delle materie prime e dei cibi caratteristici del territorio compreso tra le Valli Stura, Grana, Maira, Varaita, Po, Infernotto-Bronda e la Pianura del Saluzzese.

 

Carne, pesce e salumi, formaggi, frutta, ortaggi, funghi, tartufi, spezie, miele e dolci, specialità alimentari, vini, birre, liquori e piante officinali. Uno spazio per ogni categoria, in cui sono state privilegiate le produzioni direttamente collegate all’attività primaria, selezionando le realtà e i prodotti caratterizzati da una forte identità territoriale. Ma non solo. Animali, produttori, aziende e ciò che fa parte del paesaggio agro-alimentare delle Terre del Monviso. L’Atlante, che fornisce una prima proposta di segnalazioni, sarà aggiornato nel tempo e costituisce un collante territoriale che va oltre i contesti storici.
La ricerca è stata svolta dal Dottor Paolo Olivero, con il coordinamento e la supervisione del Professor Michele Antonio Fino dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

 

Per me che sono nato a Bra, nell’orbita di quel centro di straordinaria forza gastronomica che sono le Langhe, è sempre stato sorprendente il confronto con la cultura alimentare di quelle valli alpine che pure distano, in termini di chilometri, così poco dai luoghi della mia vita… mi sembra che come un rifugio a lungo impenetrabile e custodito da un codice divenuto misterioso (com’è ai più la lingua occitana), le valli che incorniciano il Monviso abbiano dato riparo a grandi tradizioni alimentari e oggi offrano casa a giovani valorosi che tornano: là, dove i loro avi rinunciarono a restare, essi curano, coltivano, producono e vivono. I sapori non sono che la pelle di un grande corpo costruito dalle generazioni, ma come ogni pelle, anche questa mostra da quale DNA dipenda e reca i segni del tempo che la rendono unica. È bello dunque che la nostra piccola Università abbia potuto contribuire a ritrarre, in questo momento storico, il cibo di queste terre, con l’auspicio che nuove iniziative, nuovi contadini e nuovi gastronomi, la rendano presto bisognosa di un aggiornamento“.