Lunedì 22 e giovedì 25 gennaio, dalle 9 alle 12,30, rispettivamente ad Alba (piazza Prunotto, 5) e a Cuneo (via Bruno Caccia, 4) Confagricoltura, in collaborazione con la Camera di Commercio di Cuneo, organizza presso le sue sedi due incontri di approfondimento dedicati alle realtà agrituristiche e vitivinicole del territorio.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di fare chiarezza e sciogliere alcuni dubbi in merito a: legge regionale in materia di agriturismi e strutture ricettive extra-alberghiere; categorie di posto tappa e ospitalità rurale familiare; iscrizione all’albo regionale delle fattorie didattiche; normativa inerente l’enoturismo. Oltre agli interventi del personale di Confagricoltura Cuneo e dei funzionari della Regione Piemonte, un addetto della Camera di Commercio di Cuneo illustrerà ai presenti i requisiti necessari per accedere al marchio Ospitalità Italiana. Per ulteriori informazioni e per le iscrizioni contattare lo 0171/692143 (interno 5) o scrivere a [email protected]
Le tematiche al centro dei due incontri sono particolarmente attuali, specie dopo alcune specifiche modifiche e novità normative. La Regione Piemonte, infatti, nei mesi scorsi ha approvato alcune variazioni al regolamento vigente sulle attività agrituristiche e dell’ospitalità rurale, in particolare relative alle strutture che vogliano acquisire la definizione di “posto tappa” e di “ospitalità rurale familiare”. Il provvedimento definisce le caratteristiche e i requisiti necessari per la classificazione delle strutture, nonché due loghi distintivi per la loro identificazione. La delibera regionale contiene inoltre un aggiornamento sulle attività e i trattamenti bio-naturali che possono essere offerti nelle strutture agrituristiche: nello specifico, viene previsto per gli imprenditori agricoli la possibilità di avvalersi delle prestazioni dei liberi professionisti del settore, ad esclusione delle attività mediche e di estetista.
La recente Legge di Stabilità, invece, ha disciplinato l’attività di enoturismo, ricomprendendo in essa tutte le attività di conoscenza del vino svolte in un luogo di produzione, le visite nei luoghi di coltura, produzione o esposizione degli strumenti utili alla coltivazione della vite, la degustazione e la commercializzazione delle produzioni vinicole aziendali, anche in abbinamento ad alimenti, le iniziative a carattere didattico e ricreativo nell’ambito delle cantine. Le linee guida e gli indirizzi in merito ai requisiti e agli standard minimi di qualità per l’esercizio dell’attività enoturistica sono demandate al Ministero delle Politiche agricole d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni.