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Alluvione ’94, “Anche questa Legge di Stabilità delude le speranze delle imprese alluvionate” | Il commento di Confindustria Cuneo dopo l’approvazione della legge di stabilità

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“Avevamo coltivato un cauto ottimismo dopo l’approvazione al Senato di un emendamento che finalmente sembrasse affrontare il problema dei rimborsi alle imprese alluvionate.

Le riserve che avevamo espresso davanti alla proposta di un contributo, invece che del riconoscimento dei rimborsi attesi, erano legate alla possibilità di ottenere almeno una congrua copertura finanziaria. Questa speranza, purtroppo, è stata tradita dal passaggio del testo alla Camera e dal suo definitivo approdo in Gazzetta Ufficiale”. Non usa mezzi termini il presidente di Confindustria Cuneo, Mauro Gola, nell’esprimere tutto il proprio malcontento dopo la definitiva approvazione della Legge di Stabilità 2018 che sembra chiudere definitivamente la porta ad una soluzione legislativa dell’annosa questione.

 

È questo quanto emerge dal comma 771 dell’articolo 1 della Legge di Stabilità 2018 che prevede, infatti, soltanto un contributo complessivo di 5 milioni di euro che le imprese di tutto il Piemonte, non solo del Cuneese, potranno dividersi. Le modalità di richiesta e di ripartizione, oltre che la platea dei beneficiari di questo contributo, dovranno essere individuati da un Regolamento che il Governo è tenuto a predisporre.

 

“Molti aspetti dovrà chiarire questo Regolamento – spiega Giacomo Tassone, responsabile del Servizio Legale di Confindustria Cuneo – considerato il tenore letterale ‘giuridicamente sgrammaticato’ di questa norma approvata in Parlamento. Senza queste precisazioni, il rischio concreto è che i contenziosi in corso, invece che attenuarsi, trovino nuovi argomenti”.

 

“Avevamo fatto capire che non avremmo accettato, dopo più di 20 anni e i diversi Governi che si sono alternati, di essere silenziati con un contentino – prosegue il leader degli industriali cuneesi, Mauro Gola -. Tali purtroppo, invece, devono essere considerati questi 5 milioni ottenuti, che rappresentano una goccia nel mare dei danni ben più ingenti patiti dalle imprese. Rimaniamo comunque vigili e continueremo a sollecitare il Governo al fine di ottenere i dovuti chiarimenti”.

 

Grazie al costante monitoraggio e alla pressante attività di lobby profusa in particolar modo negli ultimi mesi da Confindustria presso i relatori della Legge in Parlamento e gli esponenti del Governo coinvolti, si è riusciti a impegnare il Governo stesso con un ordine del giorno, affinché provveda alla redazione di questo Regolamento in tempi rapidi e secondo i principi che avevano ispirato l’originaria proposta di Confindustria, mirata a salvaguardare le imprese che avessero già dei contenziosi in corso.

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