La vittoria di Federica Brignone nel Super-G di sabato 13 sulla pista “Franz Klammer” di Bad Kleinkirchheim ha esaltato l’Italsci in rosa e così la Discesa di domenica 14 su di una pista accorciata a causa della scarsa visibilità si è trasformata in una sorta di campionato Italiano.
Tre azzurre sul podio non si vedevano dalle finali di Aspen del marzo 2017, ma allora era un Gigante e ipotizzare una tripletta in Discesa era veramente difficile. Invece domenica 14 gennaio resterà negli annali dello sci mondiale come la festa grande delle azzurre, che hanno piazzato Sofia Goggia (Fiamme Gialle) al primo posto con il tempo di 1’,04” con un vantaggio di 1”,10/100 (distacco abissale, considerando la brevità del tracciato) su Federica Brignone (Carabinieri) e di 1”,45/100 sull’altra finanziera Nadia Fanchini.
Ad Aspen sul gradino più basso del podio era finita Marta Bassino e, finalmente, la ventunenne cuneese ha tirato fuori le unghie, concludendo con un ottimo decimo posto a 2”,08/100, ancora più importante pensando che è partita con il pettorale 45 e che con due decimi in meno sarebbe finita nelle prime sei. Intanto però l’alpina di Borgo San Dalmazzo finalmente ha rialzato la testa. A punti anche la finanziera Johanna Schnarf, ventiquattresima. La felicità delle azzurre è racchiusa nelle parole commosse di Nadia Fanchini a fine gara: “Una giornata fantastica per il nostro sci, una prestazione incredibile. Non è stato facile per me che vengo da una serie di infortuni e operazioni alle ginocchia e per quello che sta succedendo a mia sorella Elena. Questa è stata una grande impresa che dedico proprio a lei. L’ho sentita, era felicissima e mi ha fatto i complimenti. Eravamo abbastanza emozionate”.
“È stata una gara tosta. – ha commentato Marta Bassino sulla pagina Facebook del suo Fan Club – Mi ha fatto piacere che abbiano tolto la parte in piano, rendendo così il percorso molto tecnico. Avevo un conto in sospeso dopo il supergigante di ieri e non potevo sperare in un risultato migliore in questa giornata da ricordare per noi”.
c.s.