Nella notte tra l’11 e il 12 gennaio i finanzieri della Compagnia di Domodossola, nel corso dei controlli doganali, sul treno internazionale 220 proveniente da Venezia e diretto a Parigi, hanno rinvenuto 3,470 kg di marijuana occultati all’interno del bagaglio personale di una cittadina nigeriana, residente a Rieti.
La sostanza stupefacente, presumibilmente destinata al mercato parigino, era occultata in un
trolley tra i vestiti, ben compattata e sigillata in quattro involucri, imbevuti di profumo e polvere di caffè al fine di confondere il fiuto dell’ unità cinofila. La donna ha negato la proprietà della valigia, ma l’esame delle telecamere installate presso la stazione centrale di Milano non ha lasciato dubbi.
La nigeriana, in possesso di regolare permesso di soggiorno e carta di identità italiana, è stata
tratta in arresto e condotta presso la Casa Circondariale di Vercelli per violazione dell’art. 73,
comma 1 del D.P.R. 309/1990. Si tratta del primo arresto dell’anno per traffico di sostanze stupefacenti le cui modalità di esecuzione sono similari a quelle scoperte la scorsa estate: stessa destinazione, stessa modalità di confezionamento, stessa provenienza del corriere residente, anche in questo caso, presso un’associazione di assistenza per immigrati.