Gara da approcciare al meglio, perché di fronte si avrà l’ultima forza del girone, ferma a quota 11 punti, con appena due vittorie ottenute in venti partite. Eppure, le ragioni per preoccuparsi non mancano, visto che i gialloblù all’andata misero in grande difficoltà Conrotto e compagni, strappando un punto al “Paschiero” al termine di una partita giocata meglio degli allora uomini di Gardano. Stupì la facilità di palleggio di una squadra frizzante, che non disdegnava l’attacco nonostante una condizione di classifica già ai tempi non eccezionali (aveva ottenuto un punto in due partite).
Ecco perché temere i toscani, nonostante gli ultimi due mesi di campionato possano parlare a favore del Cuneo. Già, perché il Prato non vince e non segna dal 26 novembre, giorno del secondo ed ultimo successo stagionale contro l’Olbia, e da lì ha sempre perso, incassando sette reti senza mai trovare la via del gol in cinque partite, mentre il Cuneo raggranellava sette punti negli stessi cinque incontri. Peggior attacco (come il Cuneo, 14 reti segnate) e peggior difesa (con il Gavoranno, 37 centri al passivo). I numeri sembrano essere impietosi, eppure sarà importante per gli uomini di Viali approcciare al meglio una trasferta cruciale per l’intera stagione. Serve vincere per volare a quota 23, provare a scrollarsi di dosso il peso della zona playout ed iniziare a guardare con occhi diversi (gli stessi avuti nella prima parte di gestione Gardano, prima del calo di prestazioni e risultati) alla classifica.
Il Prato arriva al match reduce dalle fatiche di Coppa (sconfitta per 3-2 ed eliminazione), per il Cuneo invece un lungo stop, solo in parte intervallato da amichevoli e partitelle volte a non far perdere il ritmo ai biancorossi. Sulla formazione Viali ha lasciato pochi dubbi, almeno a livello di uomini. In settimana provato stabilmente il 3-4-2-1, ma anche fosse 3-5-2 in campo dovrebbero scendere gli stessi undici. Non convocati Bambino e Provenzano (vicino alla Lucchese), con Stancampiano che ha passato dieci giorni d’inferno tra dolore alla caviglia ed influenza, questi dovrebbero essere i titolari: Moschin all’esordio tra i pali; Boni, Conrotto, Andrea Cristini confermatissimi in difesa; Baschirotto (senza concorrenza dopo l’addio di Anastasia) e Testoni sugli esterni; Rosso e Gerbaudo centrali (si vocifera di un possibile addio anche di Pellini); Marco Cristini e Galuppini alle spalle di Dell’Agnello. In caso di centrocampo a cinque, sarebbe il più vecchio dei Cristini a scalare sulla linea della mediana.
3 punti. Solo questo nella testa biancorossa.