Mondovì: al via il progetto “Il corpo danneggiato. Nuove emergenze in adolescenza”

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Scuole, famiglie, operatori socio assistenziali ed educatori fanno squadra per accompagnare gli adolescenti monregalesi nel quotidiano percorso di crescita.

Prende, così, forma il coinvolgimento dell’intera comunità nel contrasto al disagio giovanile che è il principio ispiratore del progetto dal titolo “Il corpo danneggiato. Nuove emergenze in adolescenza”. Il primo passo verso l’attuazione della collaborazione su vasta scala prevede la creazione di punti di ascolto e consulenza, ma anche la realizzazione di laboratori: attività sportive e teatro diventano, così, strumenti capaci di accrescere la consapevolezza dei partecipanti ed aumentare le potenzialità di relazione nelle nuove generazioni.

 

Il progetto, che ha un costo complessivo di 109 mila euro, ha ottenuto l’assegnazione di un contributo, da parte della Fondazione Crc, pari a 76.200 euro per un periodo di due anni nell’ambito del bando “Prevenzione e promozione della salute 2016”. Tra gli obiettivi previsti ci sono il perseguimento del benessere e la prevenzione del disagio adolescenziale, ma anche lo sviluppo dell’identità personale e di gruppo nei soggetti a rischio. In particolare, l’iniziativa si rivolge alle crescenti manifestazioni di malessere riscontrate da giovani e giovanissimi, in una società troppo spesso orientata all’immagine: dai disagi comportamentali, ai disturbi alimentari, fino alle difficoltà di relazione che sfociano, spesso, in espressioni di aggressività da parte di interi gruppi sociali.

 

La firma dell’accordo di collaborazione tra i vari partner coinvolti ha aperto la strada agli interventi: oltre al Comune di Mondovì nel ruolo di capofila, partecipano l’Asl Cn1, il Consorzio per i Servizi Socio Assistenziali del Monregalese, l’Ufficio Scolastico Provinciale, gli Istituti di istruzione superiore di I e II grado cittadini, l’Associazione Amici della Cittadella della Carità, l’Associazione Genitori Onlus, la Società cooperativa Caracol, il Centro di Formazione Professionale Cebano Monregalese.

 

Entra, dunque, nel vivo la fase operativa che terminerà nel mese di aprile 2019. E che vede ciascuno degli attori impegnato in una serie di attività, integrate nel progetto generale: un’equipe educativa (composta da operatori della cooperativa Caracol, con il coordinamento del Consorzio dei Servizi Socio Assistenziali) provvederà alla realizzazione, a partire dal corrente mese di gennaio, di laboratori al servizio degli alunni degli Istituti comprensivi cittadini. Grazie al lavoro congiunto di educatori ed insegnanti, gli studenti potranno partecipare ad attività creative o sportive (arrampicata, aikido, parcour), finalizzate ad accrescere l’autostima e la fiducia, attraverso la sperimentazione del senso del limite, declinato in tre differenti ambiti: nella relazione corporea, nel rapporto con le regole, nella comunicazione attraverso il canale dei nuovi media. Il confronto con il limite, quale occasione di crescita, sarà filo conduttore anche di un percorso extrascolastico a disposizione degli adolescenti del territorio.

 

Nel progetto rientra un modello innovativo di attività formative e laboratoriali rivolte a ragazzi, con quadro psicopatologico internalizzante, volto ad implementare l’autostima attraverso esperienze creative che facciano emergere le capacità personali e la possibilità del gruppo di amplificarle. Per tutte le attività la compresenza di esperti del settore ed educatori professionali o psicologi permetterà la mentalizzazione individuale e di gruppo del percorso. In particolare è operativo un laboratorio teatrale che procede con il coordinamento del Servizio di Neuropsichiatria Infantile dell’Asl Cn1: ospite dal mese di ottobre nella sala comunale delle conferenze, coinvolge una decina di adolescenti alle prese con tecniche recitative e strumenti espressivi, scelte musicali e scenografie. E’ prevista la realizzazione di un “prodotto” finale dei laboratori (composto da materiale fotografico e video, montaggio ed elaborazione per la diffusione sui social network), da condividere all’interno del Workshop e in ambienti dedicati ai giovani.

L’Asl Cn1 è, inoltre, impegnata nel potenziamento dei Centri Informazione Consulenza (CIC), gli sportelli istituiti nelle scuole superiori cittadine: il lavoro in atto contribuisce alla creazione di una vera e propria rete di ascolto, anche grazie al supporto di una scheda informatizzata, ideata per censire bisogni e temi emergenti del mondo giovanile contemporaneo.

 

Entro la primavera sarà, poi, operativo anche un nuovo punto di ascolto, a servizio dell’intera città, connotato da una forte azione sinergica tra servizi sociali e sanitari per i minori e adolescenti, accomunati da un unico obiettivo: la sede in locali di facile accesso e la flessibilità oraria puntano ad accrescere le possibilità di dialogo ed il servizio di consulenza offerto all’utenza. Infine, è in atto un progetto territoriale innovativo: un supporto psicoterapico che, attuato nei normali contesti di vita degli adolescenti ed in appoggio al percorso ambulatoriale, consentirà lo sviluppo di un nuovo modello in campo assistenziale.

 

L’intero progetto – commenta il sindaco, Paolo Adriano – punta a favorire il progressivo miglioramento delle condizioni di salute della popolazione, con particolare attenzione alle nuove generazioni. Accompagnare i giovani nel difficile percorso di crescita e di realizzazione è compito di grande responsabilità che, per avere successo, necessita di un’alleanza tra scuole, famiglie ed istituzioni: un elevato grado di attenzione può, infatti, prevenire ed intercettare precocemente il disagio, che, se trascurato o sottovalutato, rischia di sfociare in disturbo vero e proprio”.