Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine dicembre 2017 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta così a 436.043 unità, confermando il Piemonte in 7ª posizione tra le regioni italiane, con oltre il 7,2% delle imprese nazionali.
“Il tasso di crescita delle imprese piemontesi è ancora negativo, in controtendenza rispetto al dato italiano. L’ossatura del sistema produttivo regionale continua, infatti, ad essere costituita soprattutto da aziende di piccole e medie dimensioni, pur ospitando anche realtà più grandi: sicuramente la forte frammentazione produttiva non sta aiutando le imprese del nostro territorio. Le Camere di commercio e la Regione Piemonte, in sinergia, devono continuare a offrire alle Pmi tutti gli strumenti necessari per invertire questo trend, grazie a servizi di accompagnamento all’imprenditorialità, match tra domanda e offerta lavorativa e know how innovativo” commenta Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte.
Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del -0,22%, in linea rispetto al dato registrato nel 2016 (-0,12%), ma ancora in controtendenza rispetto alla media nazionale (+0,75%). Al netto di Piemonte, Emilia-Romagna (-0,14%) e Friuli Venezia Giulia (-0,42%) tutte le altre regioni hanno, infatti, chiuso il 2017 con un bilancio anagrafico positivo. I risultati migliori sono stati registrati nel Lazio (+1,65%), in Campania (+1,64%) e in Sicilia (+1,65%).
Il dato regionale scaturisce dagli andamenti negativi rilevati nella maggior parte delle realtà territoriali. Solo Novara (+0,41%) e Torino (+0,11%) evidenziano nel 2017 un tasso di crescita, seppur debolmente, positivo. Il risultato meno brillante appartiene ad Alessandria, che nel periodo considerato, registra un tasso negativo pari al 0,92%, seguita da Biella (-0,84%) e da Cuneo (-0,81%). Meno intensa la flessione registrata dalle imprese vercellesi (-0,63%) e da quelle astigiane (-0,34%). Si registra, infine, una sostanziale tenuta per il tessuto imprenditoriale del Verbano Cusio Ossola (-0,13%).
Dall’analisi del tessuto imprenditoriale piemontese per classe di natura giuridica, si osserva come le società di capitale (+3,34%) e le altre forme (+1,04%) continuino a evidenziare dinamiche positive, mentre risultano ancora negativi gli andamenti delle imprese individuali (-0,75%) e delle società di persone (-1,61%).
Valutando i tassi annuali di variazione percentuale dello stock delle imprese registrate per settori di attività economica, si osserva come, anche nel 2017, il turismo abbia sperimentato la performance migliore (+1,18%), seguito dal comparto degli altri servizi (+0,99%).
Risulta leggermente negativo lo stock del commercio (-0,62%), l’industria in senso stretto evidenzia un tasso di variazione del -0,83%, le costruzioni flettono di un punto percentuale e il risultato meno incoraggiante viene registrato dall’agricoltura, la cui contrazione della base produttiva sfiora il 2%.