Un gesto di alcuni nuovi cittadini ha commosso il paese di Montaldo di Mondovì. Sono, infatti, arrivati dai Paesi Bassi decine di bulbi di tulipani: un dono, a quanto sembra, per ringraziare dell’accoglienza del paese ai nuovi arrivati.
Il gesto è stato fortemente apprezzato dall’amministrazione di Montaldo di Mondovì che ha deciso di rendere pubblica la questione.
Dopo la vite, l’olivo, i meli e le piante aromatiche nell’orto della scuola, a testimoniare il legame con il territorio, quest’anno nei giardini di Montaldo nasceranno anche i tulipani.
Sono arrivati questa volta dall’Olanda, in sacchetti trasparenti, accompagnati da poche ma significative parole, soprattutto perché scritte in italiano: ”Buon Anno dai Paesi Bassi, un piccolo regalo da Amsterdam per iniziare il 2018. Siamo grati a tutti gli abitanti di Montaldo, in particolare quelli di Roa Marenca, per l’accoglienza che abbiamo ricevuto. Vediamo che la Pro Loco di Montaldo e di Sant’Anna sono vivaci e uniscono la comunità. Ecco perché siamo felici di offrire a tutti i residenti alcuni bulbi dei Paesi Bassi”.
Li hanno portati Belinda, Duco, Tiberius e Federica, i nuovi arrivati a Montaldo, per ringraziare dell’accoglienza ricevuta dall’Amministrazione Comunale e dalla popolazione, in particolar modo quella di Roamarenca.
Quale miglior modo per iniziare una convivenza? I fiori con il loro linguaggio sono insostituibili, ed i gesti racchiudono l’essenza delle cose. Se i gesti valgono più delle parole, in quei bulbi interrati a Roamarenca e nel giardino di fronte alla
Biblioteca del Palazzo Comunale sta l’essenza di valori importanti come l’accoglienza.
Sarebbe bello nascessero fiori anche dalle future possibili convivenze…. chissà se quei profughi che chiedono asilo avranno tenuto nelle loro tasche una manciata di semi o di sabbia da mescolare alla nostra…..sarebbe bello…lo vogliamo credere…Intanto interriamo bulbi e aspettiamo fiori.
E chiederemo un aiuto a tutti, anche a tutti quelli che sono venuti da altre terre a vivere qui, che meglio di noi possono capire cosa vuol dire trovarsi in terra straniera.
E a tutti quelli che hanno avuto famigliari costretti ad emigrare in tempi per noi peggiori di questi, non importa se esiliati nel Vercellese, costretti da potenti e dalle guerre nel 700 o in epoche più recenti dalla fame e dalla miseria di due dopoguerra.
Ogni secolo ha la sua Storia, ogni Storia ha i suoi deboli, ogni debole ha diritto ai suoi sogni. Grazie agli “olandesi” della borgata Vissi, per averci fatto capire com’è bello accogliere ed essere accolti. Grazie per avercelo detto con un fiore!!
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE