Caos Tenda-bis, Dadone e Campo (M5S): “Cronaca di una morte annunciata” | Riceviamo e pubblichiamo il commento della deputata e del Consigliere Regionale pentastellati

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Tenda bis, un’opera che non si concluderà probabilmente mai in tempi ragionevoli. Un capolavoro al contrario di centrodestra e centrosinistra che in questi anni si sono alternati al Governo ed in Regione. Dal 2012 ad oggi solo il 25% dell’opera è stato realizzato.

 

A farci giungere a questa amara constatazione è stato l’incontro tenutosi oggi in Prefettura a Cuneo, in occasione del quale l’ANAS, per bocca dell’Ing. Murrone, ha informato le parti interessate dall’opera sul proseguo dei lavori, dopo la disavventura del sequestro del cantiere e le ordinanze di divieto di transito dei bilici pesanti emesse dai sindaci francesi.

 

Per ammissione della stessa ANAS non è stato il sequestro a rallentare i lavori ma una serie di ritardi accumulati da parte della ditta Appaltatrice, tanto evidenti da aver convinto l’ANAS a porre una data di massima superata la quale si andrà in contro alla risoluzione per inadempienza contrattuale.

 

Non solo pare non sia stato rispettato il contratto ma non sono neppure stati eseguiti i tre interventi richiesti da ANAS in seguito alle perizie effettuate dalla Procura: drenaggio delle infiltrazioni dell’acqua nella galleria, asportazione dei cumuli di anidriti, sistemazione dei vuoti nel calcestruzzo della volta della nuova galleria.

 

Non è stato fatto praticamente nulla e risulta che sia stato realizzato solo meno del 25% dei lavori previsti per l’opera. Al punto che avvicinandoci all’ultimo anno del settennio previsto dal progetto per la realizzazione, non si é neppure vicini a terminare la nuova galleria, spazzando via qualsiasi ipotesi di riuscire ad usare almeno una singola nuova canna per superare i disperanti problemi del transito a senso unico alternato attraverso il vecchio tunnel.

 

L’ipotesi che è stata prefigurata oggi quindi é di proporre l’appalto tal quale alla seconda e poi alla terza ditta che parteciparono a suo tempo alla gara, oppure, se nessuna delle due accettasse, di ricominciare tutto da capo.

 

Viene spontaneo chiedersi chi potrebbe accettare di subentrare oggi e concludere l’opera ai costi previsti con grande ribasso nel 2012, perlopiù decurtati di quel 23% già realizzato ma da mettere a posto.

Insomma un pasticcio catastrofico, a cui si aggiunge la complicazione dell’internazionalità del progetto, che imporrà a qualsiasi futura evoluzione che non sia quella del completamento del progetto attuale di passare dalla rinegoziazione tra Italia e Francia allungando rendendo i tempi lunghissimi.

 

A nostro avviso esiste oggi una sola parziale soluzione perseguibile nel breve periodo, su cui la politica deve investire tutte le sue forze: la ferrovia. Il nuovo accordo con la Francia per il ripristino ed il rilancio della Cuneo-Ventimiglia-Nizza, fino ad oggi perseguito con scarso entusiasmo dal livello statale, deve essere approvato quanto prima, la linea potenziata con servizio passeggeri, merci e navetta per le auto, come ai tempi del suo storico ripristino, nel 1979.

 

Fabiana Dadone, Deputato M5S

Mauro Campo, Consigliere regionale M5S Piemonte