In un frangente economico dai valori ancora oscillanti, spicca il dato dell’export delle micro e piccole imprese cuneesi, + 11,4%, registrato nei primi nove mesi del 2017. Una recente indagine realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato ha infatti indicato la Granda territorio leader nelle esportazioni insieme ad Alessandria, soprattutto grazie al suo settore agroalimentare.
Il “made in Italy” diventa trainante anche per il Piemonte, che si classifica primo con una crescita del 10,3% a livello nazionale per le merci ed i servizi inviati all’estero.
Tra le micro e piccole imprese cuneesi che esportano, ben il 74% del totale opera nel campo della trasformazione dei prodotti alimentari, seguito da tessile ed abbigliamento con il 9,4%, lavorazione metalli, legno e mobili.
“Sono dati che confermano l’intraprendenza del nostro comparto – dichiara Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – e la capacità degli imprenditori artigiani di guardare oltre l’ostacolo della lunga crisi, puntando a nuovi mercati. Internazionalizzazione oggi è la parola chiave per accedere a nuove forme di business, nelle quali le nostre eccellenze trovano il giusto riconoscimento. Sono sfide importanti, che è necessario affrontare con la giusta consapevolezza e con gli strumenti necessari per competere in modo efficace”.
“Su questi aspetti, – aggiunge Joseph Meineri, direttore generale di Confartigianato Cuneo – Confartigianato Cuneo da tempo è impegnata nel fornire alle aziende associate il massimo supporto nella formazione, nell’accompagnamento e nella promozione della qualità artigianale che sempre di più viene riconosciuta e apprezzata nel mondo. Le attività spaziano dal sostegno alla partecipazione a fiere ed eventi, all’organizzazione di incontri B2B, alla ricerca di contributi e finanziamenti, alla stipula di partnership con partner specializzati”.