Andrea Olivero, candidato per il centrosinistra alle prossime elezioni nel collegio della Camera Cuneo-Saluzzo-Savigliano, è diventato viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali il 28 febbraio 2014. Da esponente degli esecutivi Renzi e Gentiloni, in 4 anni di mandato, ha gestito molte iniziative legate alla straordinaria vetrina internazionale di Expo 2015 a Milano e portato a casa numerose riforme importanti per il settore agricolo, quello agroalimentare e il forestale.
“Negli anni di governo – sottolinea Olivero – penso di aver fatto fino in fondo il mio dovere, ascoltando, studiando e prendendo decisioni. Come ci si aspetta dalla politica. In questa Legislatura sono stati tanti i provvedimenti approvati a favore del mondo rurale, che l’hanno resa la più fertile degli ultimi decenni. E il territorio piemontese e quello della provincia di Cuneo sono sempre stati al centro del mio impegno”.
I RISULTATI PIU’ IMPORTANTI NELL’AGROALIMENTARE
L’abolizione di Imu, Irap e Irpef alle imprese agricole, con il rilevante taglio delle tasse agli imprenditori del settore per un importo di 1,3 miliardi di euro. Una riduzione così consistente non era mai avvenuta nei decenni passati.
Il Piano di promozione del Made in Italy grazie al quale l’export agroalimentare è cresciuto a livelli record: quasi il 30% in 4 anni. Con un controvalore 2017 di 40 miliardi di euro, di cui 7 punti percentuali del totale provenienti dalla provincia di Cuneo. L’eccellente lavoro svolto è stato confermato dai dati resi noti di recente da Confartigianato Cuneo del presidente Luca Crosetto secondo i quali, durante lo scorso anno, l’aumento dell’export nella “Granda” in tutti i settori è stato dell’11, 4% trainato, però, dall’agroalimentare con uno straordinario +116,5%.
Le norme che hanno previsto l’obbligo di indicare in etichetta l’origine dei prodotti: dal latte ai formaggi; dalla pasta al riso, alle conserve di pomodoro. In questo modo sono state date garanzie ai consumatori e si sono tutelati gli imprenditori italiani.
La lotta alla contraffazione delle eccellenze agroalimentari. In tre anni si è ottenuto che l’Europa perseguisse le truffe e che sulle piattaforme di vendita online si potessero bloccare in 24 ore i prodotti fasulli. Centinaia di tonnellate di falso Made in Italy sono state tolte dal mercato. Nel 2017 sono stati effettuati 170.676 controlli (+5% rispetto al 2016 quando erano stati 162.227). Di questi, oltre 2000 hanno riguardato il web. In totale, lo scorso anno sono state sequestrate merci per oltre 150 milioni di euro, con la contestazione di 10.205 sanzioni.
LE LEGGI DI MAGGIORE SPICCO NELL’AGROALIMENTARE
La Legge sull’agricoltura sociale ha promosso l’inserimento lavorativo di persone con disabilità o svantaggiate e minori in età lavorativa; i progetti di servizio a favore delle comunità locali; i servizi terapeutici anche con l’utilizzo di animali; l’educazione ambientale, alimentare e di salvaguardia della biodiversità attraverso le fattorie didattiche.
Le misure sulla tutela della biodiversità hanno rappresentato un passo fondamentale per salvaguardare la differenza delle nostre ricchezze naturali, vegetali e animali. Attraverso il provvedimento è stato riconosciuto il ruolo attivo svolto dagli agricoltori nella custodia del paesaggio e nella conservazione del territorio.
Il Testo unico della vite e del vino ha raccolto in un solo documento, e in alcuni casi, modificato, le numerose norme riguardanti la materia: dalla coltivazione della vite alla produzione, l’imbottigliamento e la commercializzazione dei vini. Diminuendo la burocrazia e semplificando notevolmente l’attività degli operatori, costretti, prima, a rispettare un numero insostenibile di obblighi.
Le norme contro lo spreco alimentare che, nel 2017, hanno consentito di raddoppiare da 550 a 1 milione di tonnellate il cibo distribuito alle persone bisognose. Alimenti, negli anni passati, destinati alla discarica.
Il provvedimento sul caporalato in agricoltura ha dato gli strumenti per contrastare in modo efficace la vergogna del fenomeno, individuando con precisione il reato e dando concrete modalità per colpire in modo rapido, attraverso il carcere e a livello patrimoniale, coloro che delinquono.
La Legge forestale il cui obiettivo è di non avere più una visione museale del bosco, ma una sua gestione dinamica e sostenibile. In modo da coniugare le esigenze ambientali con nuove opportunità di occupazione per quanti vivono nelle aree considerate, a torto, marginali, e che, al contrario, presentano notevoli potenzialità.