Venerdì 16 febbraio, alle ore 19:00, la Fondazione ospita un evento “Fuori Stagione” che vedrà come protagonista lo psicologo e scrittore Salvo Noè, in una lezione dal titolo “Vietato lamentarsi”.
Come si sa, la filosofia della Fondazione è quella di migliorarsi, seguendo gli esempi degli altri e imparando dai più bravi. Una filosofia di questo tipo prevede necessariamente come regola n. 1 quella di non lamentarsi di fronte alle difficoltà o alle cose che non vanno o agli ostacoli, ma di darsi da fare per cambiare lo stato delle cose. E’ stato dunque del tutto naturale invitare da noi Salvo Noè, 47 anni, psicologo siciliano di Acireale, autore del libro “Non lamentarsi” (Edizioni San Paolo) che è riuscito ad incontrare Papa Francesco. Il Pontefice lo ha apprezzato al punto da attaccare sulla porta del suo studio un cartello “vietato lamentarsi” preparato ad hoc. Da quel momento il libro, ma anche il cartello, sono diventati virali.
Può sembrare curioso che proprio un Siciliano, terra del lamento per eccellenza, abbia deciso di scrivere un libro di questo tipo e ce lo spiega proprio Noè stesso: «Sin da piccolo sono cresciuto in un contesto in cui era imperante il detto popolare “lamentati per stare bene”. Un vero paradosso. In pratica se non ti lamenti stai male. Ad un certo punto mi son detto: non può andare così, bisogna provare a cambiare questo modo di vedere il mondo. Da li è cominciato tutto, nel lavoro e anche nel privato». La ricetta per battere il vittimismo? «Non si tratta di ricette. La questione è che tutti noi, non solo i siciliani per la verità, ci concentriamo troppo sul problema e poco sulle soluzioni. Va ribaltato l’approccio e se lo facciamo ci rendiamo conto che molto spesso una soluzione ai problemi la si trova. La vita ti chiede, per quelle che sono le tue possibilità, di agire e non di adagiarti sul vittimismo. Penso che questo sia anche l’insegnamento che ci arriva da Papa Francesco».
“Non lamentarsi” è un saggio chiaro e diretto, che non fa sconti alle nostre coscienze intrise di autocommiserazione. Insomma, un invito a smettere di piangersi addosso come persone, ma anche come cittadini (gli italiani spesso rischiano di essere un popolo di lamentosi abbandonati alla fatalità degli eventi), e a cominciare a darsi da fare per cercare di trasformare le eventuali negatività in positività.
Gli incontri sono gratuiti e per partecipare occorre prenotarsi tramite sito www.fondazionemirafiore.it. È possibile seguire le lezioni anche da casa in streaming tramite il sito.