Nella mattinata dell’11 febbraio, alle ore 8,20 circa, nella sezione ordinaria in cui vige il regime aperto, un detenuto della Costa d’Avorio, trentenne, con fine pena 2021, all’improvviso e senza apparente motivo, colpiva con una violenza testata l’Agente di servizio nella sezione detentiva.
L’Agente immediatamente, è stato accompagnato al Pronto Soccorso per le urgenti cure del caso.
Sempre a Saluzzo, in data 15 febbraio 2018, si è registrato l’ennesimo tafferuglio nella sezione detentiva a regime aperto tra due detenuti di nazionalità straniera. A denunciare l’episodio è il Segretario Generale dell’O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) Leo Beneduci che dichiara.
“Per quanto si è potuto apprendere – prosegue il sindacalista – gli episodi di violenza nella nuova sezione detentiva denominata a regime aperto del carcere di Saluzzo, sarebbero all’ordine del giorno e la sezione sarebbe completamente in mano dei detenuti, tanto che, come dimostrano questi ulteriori episodi la situazione interna sta diventato difficile, una vera e propria polveriera tanto che gli addetti del Corpo avrebbero manifestato più volte motivato timore di prestarvi servizio soprattutto se privi, come anche in questi giorni avvenuto, di qualsiasi presidio o strumento a tutela della propria incolumità“.
“Tralasciando qualsiasi commento ulteriore sull’assurdità della situazione del carcere di Saluzzo e sulla grave insufficienza degli organi dell’Amministrazione penitenziaria – conclude Beneduci – è di tutta evidenza che sulla pelle dei poliziotti penitenziari grazie alle politiche instaurate dal Guardasigilli Orlando e dagli attuali vertici dell’amministrazione penitenziaria si sta realizzando in Italia un sistema penitenziario che non produce in alcun modo idonee condizioni di sicurezza per la collettività nazionale”