Per farlo, però, bisogna trovare i tre punti (o almeno non perdere) nel primo dei posticipi di campionato (si gioca alle 16.30), contro una squadra che ha ne ha ottenuti 26 (soli 4 in più di Conrotto e compagni), ma che presenta strane caratteristiche, come confermato dai numeri. Pur avendo incassato 32 gol, infatti, negli ultimi quattro turni i rossoneri sembrano aver ritrovato una certa quadratura, nonostante i punti effettivi siano solo due. Sono appena quattro le reti al passivo, testimonianza di una ritrovata compattezza arretrata, bilanciata da un attacco che fatica a colpire. L’ultimo ko, pesante, in casa del Piacenza, lo dimostra. Un 1-0 che dice tanto e che potrebbe dare ai toscani quel senso d’incertezza su cui i cuneesi devono provare ad infierire.
Certo, servirà una partenza diversa da quella di sette giorni fa. Ingiustificabile un passivo di tre reti alla fine del primo tempo, benchè poi la gara abbia prodotto un epico 3-3 (in parte agevolato da quasi un’ora di gioco in superiorità numerica). Serve lucidità, per far fronte alle possibili carenze qualitative, di un gruppo che, seppur volenteroso, sembra soffrire di amnesie pagate sempre a caro prezzo. Ritrovare fiducia nei propri mezzi, questa la via.
Il tutto, nonostante l’assenza di capitan Conrotto, squalificato, che lascia i compagni soli per la seconda volta in stagione. Nessun problema, però, per Viali, che ha visto nella difesa il reparto maggiormente rinforzato nel mercato invernale. Questo l’undici provato dal tecnico in settimana e che probabilmente verrà lanciato domenica: Stancampiano tra i pali; Zigrossi, Boni e Di Filippo in difesa; Zappella, Rosso, Gerbaudo e Sarzi Puttini in mediana; Bruschi dietro a Zamparo e Dell’Agnello. Attacco pesante, quindi, per provare a sfruttare qualche pallone spiovente e per perforare centralmente la retroguardia di casa, magari con qualche spizzata.
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