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A Saluzzo Pelaverga, Barbera, Chatus e Quagliano grandi protagonisti

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Si è appena conclusa a Saluzzo una due giorni ricca di novità per i 12 ospiti, giornalisti e blogger, che hanno visitato Saluzzo il 24 e 25 febbraio scorsi. Arte, cultura, vini e gastronomia della capitale del Marchesato sono il motivo che li ha spinti ad accogliere l’invito del Consorzio di Tutela dei Vini Doc Colline Saluzzesi che, in collaborazione con la Fondazione Amleto Bertoni e con il patrocinio della Città di Saluzzo, ha organizzato l’educational tour all’insegna del racconto dei luoghi saluzzesi e delle loro meraviglie.

 

Nonostante la neve e il gelo, il tour è partito dalla città vecchia con la visita ai musei della Castiglia sabato 24 alle 14,00: Museo della Civiltà Cavalleresca, Museo della Memoria Carceraria e la mostra dedicata al pittore Giulio Boetto La scelta di Giulio. Verso le ore 16,30 il gruppo ha proseguito alla volta di Vigna San Carlo di Marialuce Reyneri di Lagnasco, sulla collina saluzzese – che al grazie compianto Alessandro Reyneri di Lagnasco conserva numerose varietà autoctone di vite recuperate dall’estinzione (come lo Chasselais o il Gouait Blanc) – con una tappa successiva presso la vigna di Pelaverga ai piedi del Castello di Castellar, di proprietà della Società Agricola Produttori Pelaverga Castellar.

 

A completamento del tour di sabato, alle 18,00 si è tenuta la degustazione guidata dei vini della Doc Colline Saluzzesi presso la Sala Rovasenda nel complesso della Castiglia: 14 vini, dai Pelaverga ai Quagliano, passando per i Barbera in purezza e i tagli della denominazione Colline Saluzzesi Doc Rosso (vinificati da Barbera, Chatus e Neretta cuneese).

 

Numerose personalità e la stampa locale hanno poi raggiunto gli ospiti arrivati già nel pomeriggio per occupare tutte le 45 postazioni previste. La serata si conclusa con un aperitivo presso la splendida cornice del Refettorio del Convento di San Giovanni, a cura del Ristorante Casa Pellico, e con una cena presso lo stesso ristorante, in Piazzetta Mondagli, accanto alla dimora che ha dato i natali all’illustre Saluzzese.

 

Durante la cena gli ospiti hanno potuto proseguire nella degustazione dei vini dei produttori aderenti al Consorzio della Doc Colline Saluzzesi, abbinati alle chicche gastronomiche locali, reinterpretate dalla cucina delicata ed elegante dello chef Marco Roberto: dalla trota alla Gallina Bianca di Saluzzo, senza dimenticare il Toumin del Mel, la carne di Fassone Piemontese, lo zafferano del Monviso e le castagne delle nostre valli. Grande la cura nel selezionare i cibi all’interno dell’Atlante dei sapori delle Terre del Monviso, la guida prodotta in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo che unisce prodotti, produttori e ricette.

 

Domenica 25, passeggiata “innevata” presso la vigna sperimentale La Bicocca a Verzuolo (gestita dall’Istituto Tecnico Agrario Umberto I° – Scuola Enologica di Alba, sezione associata di Verzuolo) e nella vigna di Quagliano dell’Az. Agr. Serena Giordanino, sulla collina di Ceretto a Costigliole Saluzzo.

 

Alle ore 11,00, per concludere in bellezza, visita guidata a Casa Cavassa e alla Torre Civica con aperitivo e saluti finali presso Bottega Tasté Move in Salita al Castello. Una piacevole sorpresa per gli ospiti, ma anche per gli stessi “padroni di casa” nel vedere come la Denominazione Colline Saluzzesi e le storie di questi luoghi e prodotti possano piacevolmente impressionare anche il pubblico più esperto, mettendo in luce le straordinarie potenzialità turistiche di questo territorio.

 

L’evento è stato realizzato con il contributo della Città di Saluzzo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo.

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