Proseguono gli appuntamenti della Fondazione Emanuele di Mirafiore.
Domenica 4 marzo, il Laboratorio ospiterà una coppia di ferro unita dalla Musica: Paolo Fresu e la moglie Sonia Peana.
“La musica siamo noi” (Il Saggiatore) è il titolo dell’ultimo, poetico libro scritto da Paolo Fresu. Uscito nel 2017, il libro è un’accorata testimonianza del suo impegno, di uomo e di artista, perché il mondo di domani abbia un volto diverso da quello di oggi.
Un mondo in cui non si costruiscono muri fra le culture, ma si gettano ponti, perché ci si possa incontrare e scambiare storie.
“La musica siamo noi” – non a caso – è anche il titolo dell’incontro che vedrà dialogare in Fondazione Mirafiore l’autore-musicista con la moglie Sonia.
Si parlerà certamente di musica, lui trombettista jazz di fama mondiale, lei violinista brava e impegnata, ma anche della loro terra, la Sardegna, e della idea del domani, di un mondo in cui non costruiscono muri fra le culture ma si gettano ponti, perché ci si possa incontrare e scambiare storie.
Paolo Fresu è, insieme a Enrico Rava, il trombettista jazz italiano più conosciuto al mondo. Suona tantissimo, ovunque, passando con disinvoltura dal Sudafrica a Parigi, da Milano a New York e ovunque è amato, incondizionatamente perché, oltre ad essere un maestro assoluto dello strumento, è un uomo gentile ed elegante, di quella eleganza speciale che gli viene dalla sua terra, la Sardegna. E’ nato a Berchidda, un paese niente mare, solo pecore e filari di vermentino.
Lì ha imparato a suonare la tromba, nella Banda del paese e lì ha dato vita a un Festival, “Time in Jazz” che ha compiuto 30 anni nel 2017 e che ogni estate, intorno a Ferragosto, trasforma quel paese in un raduno di migliaia e miglia di persone.
Di Paolo Fresu si potrebbe raccontare di tutto, riempire pagine e pagine scrivendo delle sue collaborazioni prestigiose e illustri, dei dischi realizzati, dei progetti che porta in giro, dei festival e dei teatri importanti di cui è regolarmente ospite, dei premi vinti, ma ancora più interessante è raccontare dell’uomo Paolo Fresu.
Figlio di agricoltori, conosce bene il senso delle radici, il rispetto per la terra e le persone, la lealtà, la solidarietà e l’amicizia. Non esita a impegnarsi in prima persona per una causa che ritiene giusta: a ottobre ha digiunato per lo ius solis ed è stato il promotore e l’anima dell’iniziativa “Il Jazz per le terre del Sisma”.
Per i suoi 50 anni ha ideato e realizzato una prova di forza non solo musicale, ma anche muscolare e di resistenza: 50 concerti diversi l’uno dall’altro in tutta la Sardegna, da nord a sud, che lo hanno visto ogni sera protagonista accanto ad uno o più musicisti con i quali ha collaborato in tutta la sua carriera musicale.
Sonia Peana, sua moglie, è sarda pure lei, ma della catalana Alghero. Infatti se Paolo non sa nuotare, Sonia nuota come un delfino.
E’ musicista anche lei, una violinista brava e impegnata sia nei concerti di classica,sia in quelli di maggiore contaminazione, sia nell’attività musicale con i bambini piccoli. Si sono conosciuti lontani dall’isola, ma poi si sono sposati a Berchidda nel 2003.
Insieme hanno realizzato una pubblicazione per bambini, un libro disco, edito da Gallucci, intitolato “Nidi di note”: un libro che racconta fiabe, mostra figure, suona musiche e recita filastrocche.
L’incontro con Simona Izzo e Ricky Tognazzi, in programma per sabato 3 marzo, è stato rinviato a data da destinarsi, per motivi personali degli ospiti.
Gli incontri sono gratuiti e per partecipare occorre prenotarsi tramite sito www.fondazionemirafiore.it.
È possibile seguire le lezioni anche da casa in streaming tramite il sito.
Per info:
Fondazione E. di Mirafiore
Via Alba 15 – Serralunga d’Alba (CN)
tel. 0173 626424
[email protected]
www.fondazionemirafiore.it