La Guardia di Finanza di Torino, nel corso degli abituali controlli presso lo scalo “Sandro Pertini” di Caselle, ha rinvenuto, tra gli effetti personali di un passeggero una serie di prodotti medicinali privi della prevista documentazione autorizzativa. Oltre 500 i prodotti, tra compresse, capsule e flaconi di ogni genere.
F.L. le sue iniziali, di anni 43, in arrivo da Pechino via Francoforte, aveva abilmente nascosto i medicinali tra le maniche dei maglioni e in involucri di prodotti alimentari. Alle domande dei Finanzieri della Compagnia di Caselle circa la provenienza e la destinazione dei farmaci illegali l’uomo non ha saputo dare giustificazione; plausibile in questi casi, tra l’altro già verificatesi in passato, l’ipotesi di un commercio illegale di medicine, visto che la piccola farmacia sequestrata ha un valore di mercato di diverse migliaia di euro.
Commercio questo che, non solo impoverisce le risorse dello Stato e dell’economia legale, ma soprattutto mette in serio pericolo la salute dei consumatori; infatti, i farmaci sequestrati potendo generare effetti collaterali anche gravi, devono essere assunti solo previa prescrizione medica.
F.L., denunciato per importazione illegale di medicinali, rischia l’arresto fino ad un anno e una multa di centomila euro.
Per quanto i compiti istituzionali della Guardia di Finanza siano variegati, delicati e certamente proiettati alla tutela economica dello Stato e della Comunità Europea, resta fermo che al centro di ogni indagine svolta dai Finanzieri c’è sempre la salvaguardia dei cittadini sotto ogni punto di vista.