Servizio idrico, ancora una volta si è deciso di non decidere. Conclusa con un “nulla di fatto” l’assemblea dei sindaci dell’Ato 4 Cuneo per l’approvazione del gestore unico pubblico del Servizio idrico integrato della provincia di Cuneo. Decisione definitiva rinviata al 28 marzo.
Il motivo? Si vorrebbe l’unanimità: un pio desiderio, visto che la pattuglia di amministrazioni si oppone da anni alla scelta di rispettare il referendum del 2011 a fronte di una larga maggioranza che fin dal 2015 é per la scelta pubblica, sancita in ogni documento di analisi ed indirizzo prodotto dall’ATO in questi anni.
Cosa può cambiare tra l’8 ed il 28 marzo? A ridosso della Pasqua forse la partecipazione assembleare sarà più bassa ed offrirà la scusa per ulteriori rinvii e spazio alle critiche per l’evidente lentezza delle scelte pubbliche. Si é quindi persa l’ennesima occasione per una scelta epocale, che sarà di esempio per l’intero Piemonte.
Ricordiamo che la questione avrebbe già dovuto essere risolta fin dal 2015, nel rispetto dell’esito referendario del 2011 che ha espresso chiaramente la volontà popolare di una gestione esclusivamente pubblica del servizio. Inoltre tutte le gestioni attuali (una dozzina) in provincia di Cuneo sono ormai scadute da tempo e non possono essere rinnovate.
Esortiamo quindi l’ATO 4 e tutti gli amministratori della Granda a far si che il 28 marzo sia una data memorabile da ricordare con orgoglio in provincia di Cuneo con la scelta della forma di società consortile interamente pubblica per la gestione in-house del servizio idrico integrato.
Fabiana Dadone, Deputato M5S
Mauro Campo, Consigliere regionale M5S Piemonte
Consiglieri comunali M5S Prov. Di Cuneo