Lunedì 26 marzo alle 18.30 nel salone de La Guida (via Bono 5 – Cuneo), appuntamento con “Unione Europea: la partita è aperta”, incontro-dibattito organizzato da Apice in collaborazione con la Commissione europea e il settimanale “La Guida”.
E se per capire qualcosa di quello che sta capitando nella nostra Europa, provassimo a leggere la stagione che viviamo come un campionato di calcio tra i diversi attori sulla scena, dentro e sui bordi del campo, con tanto di calendario, partite, classifiche, scudetti e retrocessioni, squadre e capitani, poste in gioco, arbitri e segnalinee? Superfluo dire che si tratta di un gioco serio dal cui risultato dipenderà il futuro anche dell’Italia, reduce dallo “scossone” elettorale del 4 marzo e oggi alla ricerca di un nuovo governo che dovrà posizionarsi rispetto a un’Unione Europea fino ad oggi orizzonte di riferimento per il nostro Paese.
L’esito della partita, come per tutte le imprese umane, è aperto anche se in questo caso non basterà consolarsi dicendo che “il pallone è rotondo”, né affidarsi al leggendario “stellone” dell’Italia e forse neppure alla sua mitica “creatività”.
Ormai la partita è in corso: il Consiglio europeo che si è riunito a Bruxelles il 22 marzo ha visto la “discesa in campo” dei giocatori, il tempo di gioco scadrà con le elezioni del Parlamento europeo nella primavera 2019 e non è detto che ci sia un girone di ritorno.