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Ispettorato Territoriale del Lavoro: nel 2017 ispezionate 926 imprese, due su tre irregolari| Presentati i dati dell’attività svolta l’anno scorso: le somme riscosse ammontano ad oltre un milione di euro

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Sono state 926 le imprese ispezionate dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cuneo nel 2017; di queste ben 574 sono risultate irregolari, più del 60%. Due aziende su tre.

 

Un dato che, insieme ad altri, è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa dal direttore dell’Ispettorato del Lavoro di Cuneo Sergio Fossati: “Nel 2016 il tasso di irregolarità riscontrato era stato del 51%: l’incremento si spiega con una migliore focalizzazione degli obiettivi da parte dell’Ispettorato, attività svolta in piena sinergia con Inps e Inail nell’ottica della completa integrazione introdotta dal Jobs Act”.

 

A conferma della bontà del lavoro effettuato, il superamento dell’obiettivo delle 855 ispezioni indicato a livello nazionale. L’attività si è concentrata soprattutto sul fenomeno del lavoro nero: sono stati 243 i lavoratori completamente “sconosciuti” alla Pubblica Amministrazione accertati, di cui 108 stranieri e 19 extracomunitari. Il triste primato spetta al terziario, con 144 lavoratori in nero su 467 aziende ispezionate, uno ogni tre controlli; a seguire l’agricoltura (72 lavoratori in nero su 173 ispezioni), l’industria (15 su 75) e, in misura più attenuata, l’edilizia (12). Inoltre, 31 attività imprenditoriali sono state sospese, misura che viene applicata quando risulta irregolare più del 20% della forza lavoro impiegata. 

 

Altro fenomeno purtroppo molto diffuso è quello del caporalato: con l’operazione “Vendemmia pulita”, nei mesi di agosto, settembre e ottobre 2017, sono state scoperte ben 40 aziende irregolari su un totale di 57 ispezionate, cioè il 70,2%. Alto anche il numero dei lavoratori irregolari, 51, su 145 posizioni verificate (il 35%), mentre sono stati 34 i lavoratori in nero accertati, di cui 11 extracomunitari e 4 clandestini.

 

Nel 2017 si è verificato anche un incremento degli usi distorti delle forme di lavoro autonomo e di quelle che Fossati ha definito “pseudo esternalizzazioni, le nuove frontiere dell’irregolarità”: l’operazione “Warehouse” promossa dall’Ispettorato nazionale si è concentrata sulla verifica nei settori della logistica e della movimentazione delle merci. Le ispezioni hanno interessato i poli di smistamento dei corrieri, i magazzini delle grandi aziende e della grande distribuzione, facendo emergere un imponente quadro di esternalizzazione e frazionamento delle attività lavorative.

 

Nel nostro territorio, delle 30 aziende oggetto di accertamento, oltre la metà è risultata irregolare, e sono stati inoltre evidenziati fenomeni di interposizione della manodopera che hanno coinvolto più di 100 lavoratori.

 

In totale, le somme riscosse nel 2017 dal pagamento delle sanzioni amministrative sono pari a 1.089.870,75 euro, con un incremento del 63% rispetto al 2016: “Un dato che testimonia la maggiore propensione dei datori di lavoro a regolarizzare i rapporti di lavoro – ha spiegato Giancarlo Palumbo, responsabile del coordinamento Vigilanza 1 – . E’un aspetto importante che caratterizza la provincia di Cuneo rispetto ad altre realtà”.

 

Presenti alla conferenza stampa anche il comandante del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei carabinieri Dario Scarcia, il responsabile del coordinamento Vigilanza 2 Massimiliano Fiori ed il responsabile dell’area legale Dario Messineo.

 

Gabriele Destefanis

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