“Allarme ma non stupore“. Con poche parole Roberto Russo, esponente del centrodestra della Granda e già assessore provinciale, commenta la notizia relativa al fermo, avvenuto a Fossano, del giovane nordafricano accusato di propaganda del terrorismo internazionale di matrice islamica.
“Il problema di un possibile radicamento del fanatismo terroristico nel nostro Paese, addirittura nelle nostre comunità, fino a poco tempo fa considerate a torto solo luogo di transito verso altri Paesi europei, venne sollevato da noi in occasione del convegno, da me promosso a Bra assieme a vari amici del centrodestra, con la partecipazione del dottor Claudio Bertolotti, analista strategico esperto di aree di crisi a livello globale. Spiace dover dire oggi di essere stati lungimiranti, in un caso tanto grave e inquietante come questo, e di avere fin dall’inizio sottolineato i rischi di sottovalutazione di un fenomeno in cui criminalità comune, immigrazione non governata e terrorismo religioso si intrecciano in una miscela pericolosa. Il nostro obiettivo era quello di mettere a disposizione tutti gli strumenti di conoscenza e di prevenzione utili ad allontanare dall’Italia e dai nostri territori minacce che rischiano di avvicinarsi in maniera incontrollabile. Per questo motivo – conclude Russo – molto presto, anche in ragione del crescente interesse sociale dimostrato nel primo incontro dall’ampio pubblico presente, ripeteremo l’iniziativa, oggi ancora più necessaria“.