Il lupo è presente in Piemonte e su tutto l’arco alpino ma soprattutto nella nostra regione, che ospita circa il 90 per cento della popolazione totale. La specie è in crescita sull’intero territorio montano. È aumentata in numero, circa 200 (31 branchi e 8 coppie), distribuzione e densità, raggiungendo anche le zone più collinari. Questo è quanto emerge dalla pubblicazione dei dati ufficiali resi noti ed elaborati dalla coordinatrice scientifica del progetto europeo Life WolfAlps, Francesca Marucco.
La stessa che ha partecipato ai lavori della quinta Commissione – presieduta da Silvana Accossato – insieme con il direttore e responsabile del Centro grandi carnivori Giuseppe Canavese, del presidente pro tempore delle aree di gestione delle Alpi Marittime Paolo Salsotto.
Per la Giunta presente l’assessore all’Ambiente Alberto Valmaggia. Tema principale l’attività di monitoraggio e di gestione della specie lupo: il progetto, cofinanziato dall’Unione Europea, ha l’obiettivo di realizzare azioni coordinate per la conservazione a lungo termine della popolazione alpina di lupo. Esso interviene in sette aree chiave, individuate in quanto particolarmente importanti per la presenza della specie e/o perché determinanti per la sua diffusione nell’intero ecosistema alpino.
Tra gli obiettivi di Life Wolfalps c’è l’individuazione di strategie funzionali ad assicurare una convivenza stabile tra il lupo e le attività economiche. Il progetto è realizzato con il lavoro congiunto di dieci partner italiani, due partner sloveni e numerosi enti sostenitori. Vi sono anche misuure di prevenzione degli attacchi da lupo sugli animali domestici, azioni per contrastare il bracconaggio e strategie di controllo dell’ibridazione lupo-cane, necessarie per mantenere a lungo termine la diversità genetica della popolazione alpina di lupo. Altri interventi riguardano infine la comunicazione, necessaria per diffondere la conoscenza della specie, sfatare falsi miti e credenze e incentivare la tolleranza nei confronti del lupo.
Sono intervenuti i commissari Gianpaolo Andrissi, Giorgio Bertola e Mauro Campo (M5s) che hanno evidenziato il tema dell’aumento della popolazione del lupo, quello dell’ibridazione e degli organici insufficienti nei Parchi. I commissari Paolo Allemano e Domenico Rossi (Pd) hanno sottolineato la bontà del carattere scientifico dell’iniziativa e della possibilità di esportare tale esperienza. La presidente Accossato ha affrontato la tematica legata ai limiti di contenimento del lupo.
Presentato alla Commissione anche il settore Progettazione strategica e Green economy che si occupa di sostenibilità ambientale.
Principali obiettivi, lo sviluppo e la gestione delle nuove competenze in materia di sostenibilità, promozione della green e circular economy quali modelli d’azione, garanzia e continuità delle competenze esistenti, diffusione di un modello di lavoro intersettoriale. Quattro le macroattività individuate: sostenibilità ambientale, progettazione strategica e governance del territorio, gestione attività urbanistica e disciplina dell’edilizia. Tra le attività attualmente in corso spiccano la strategia regionale Cambiamenti Climatici, introdotta per mantenere l’aumento della temperatura globale sotto i due gradi entro il 2050.
Sull’argomento sono intervenuti i commissari Andrissi e Federico Valetti (M5s) che hanno posto l’interrogativo relativo al coinvolgimento di altre direzioni sul tema e dubbi sulla validità del metodo adottato.