Giovedi 19 aprile, presso l’Aula Magna del Politecnico di Torino (via San Cottolengo 29) a Mondovì si terrà un convegno sul tema “Disturbi dello spettro autistico: il ruolo dei genitori nel trattamento”.
L’evento, organizzato dal centro per l’Autismo e sindrome di Asperger (C.A.S.A.) dell’Asl CN1 è finanziato dalla Fondazione CRC sul bando Ricerca Scientifica. Spiega Giuseppe Maurizio Arduino, responsabile del C.A.S.A.: “Sono trascorsi quasi cinquant’anni da quando Eric Schopler, fondatore del Programma TEACCH, insieme a Robert Reichler, in un articolo del 1971, proponevano per i genitori dei bambini con autismo un ruolo centrale nel trattamento. Avevano parlato in modo esplicito di genitori come “coterapisti”, intendendo con ciò non tanto affermare che i genitori potevano sostituirsi ai terapisti, quanto piuttosto che all’interno del loro ruolo di educatori naturali, se opportunamente formati e guidati, potevano rivestire un ruolo centrale nel trattamento”.
Un’intuizione da cui è derivata negli anni un’attenzione sempre crescente al coinvolgimento dei genitori nel trattamento dell’autismo. La giornata avrà come tema centrale la presentazione di metodologie ed esperienze che hanno messo al centro del trattamento il ruolo dei genitori.
Il 19 aprile, a Mondovì, l’argomento sarà affrontato con l’intervento di esperti di alto profilo: oltre al dr. Arduino e al direttore della Neuropsichiatria Infantile dell’Asl CN1 Franco Fioretto, ci saranno Bert Pichal che si è formato in ortopedagogia in Belgio, Aldina Venerosi Pesciolini ricercatore in neurobiologia dello sviluppo presso l’Istituto Superiore di Sanità, Erica Salomonte del dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, Massimo Molteni, neuropsichiatra infantile, dell’associazione La nostra famiglia, Marina Gandione neuropsichiatra infantile della Città della Salute di Torino, Flavia Chiarotti dell’I.S.S., Marina Patrini responsabile della NPI dell’Asl CN2 e Gabriella Bertino, psicologo, psicoterapeuta, formatrice ed esperta in mindfulness clinica.