Guardo dalla finestra, sta piovendo, è ormai ora di pranzo. Sto pensando se arriveranno a mangiare i miei amici a quattro zampe, i miei amati caprioli… Non posso far a meno di prendere l’obiettivo e fotografarli, quando ne vedo prima uno, timidamente in avanscoperta, poi un altro…
Alla fine, pochi minuti dopo, sono quattro e mangiano l’erbetta nel praticello vicino casa. Hanno capito che nell’orto non c’è ancora qualcosa di interessante… L’insalatina non è ancora nata, per fortuna. Neppure più si preoccupano nel vedere i miei cagnolini. I contadini della zona si stanno attrezzando: cercano di alzare reti per evitare che entrino a divorare le piantagioni di fragole, in primis… In un paese come il nostro la raccolta della frutta è una delle principali fonti di reddito… Pure vengono brucati germogli di castagno, a Peveragno, Boves, Chiusa Pesio…
Dei caprioli, attraversando la strada, mi han anche strisciato l’automobile, ma non se posso avere qualche rimborso assicurativo… Non penso di essere la sola visto quanto numerosa è la popolazione di caprioli… Amo gli animali, ma l’incolumità delle persone deve essere più importante…
I cacciatori mi spiegano come sia difficile avere i permessi per i caprioli, complicato e costoso. In realtà vorrei saperne di più, ma nessuno par voler parlare… Servirebbero provvedimenti urgenti, decisioni chiare…
Anna Maria Musso