Home Attualità “Acqua e vita: un binomio indissolubile”, incontro al Lions Club Cuneo

“Acqua e vita: un binomio indissolubile”, incontro al Lions Club Cuneo

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“L’acqua è vita, salute, pace, sviluppo e rispetto dell’ambiente”: ecco la tematica al centro del XV meeting del Lions Club Cuneo, svoltosi il 20 aprile 2018. L’argomento di grande attualità e gravido di conseguenze per il futuro, là dove le citate interazioni non fossero gestite con intelligenza, scienza e coscienza, è stato sviluppato dal PDG Franco Sami.

 

Il relatore, Presidente di Lions Acqua per la vita MD 108 Onlus, ha affrontato l’argomento con documentati ragguagli, acute riflessioni e concrete esemplificazioni, capaci di accordare il dovuto rilievo alle risorse idriche come conditio sine qua non per una dignitosa conduzione della vita e una proficua gestione delle attività umane.

 

L’ing. Sami, dopo aver illustrato le motivazioni del suo intervento, ha ricordato l’anno fondativo dell’Associazione, che risale al 2004, e gli obiettivi della stessa, incentrati su interventi atti ad alleviare il problema della “sete” in alcuni paesi dell’ Africa, in particolare in Burkina Faso e in Tanzania. Quivi, sono stati realizzati 150 pozzi, una media di 15 all’anno, con il risultato di portare acqua buona e sana a circa 500 mila persone. Si pone – ha precisato – il problema dei finanziamenti, anche perché la raccolta fondi risulta sempre più difficile. Occorre, dunque, operare con prudenza, in considerazione pure dei problemi di sicurezza che emergono in certe realtà e della necessità di cooperare proficuamente con i governi e le associazioni locali. Il tutto senza dimenticare le esigenze di manutenzione – oltre a quelle di costruzione – dei pozzi.

 

Il relatore ha quindi sottolineato le sostanziali differenze inerenti al consumo giornaliero pro capite di acqua esistenti tra i paesi sviluppati e quelli poveri. Nei primi, si utilizzano in media 200 litri, mentre nei secondi la quantità si riduce a 4 – 5 litri. Una sproporzione che evidenzia con molta chiarezza le ricadute di tale penuria sulla quotidianità esistenziale delle popolazioni diseredate e assetate. Il problema dell’acqua, ha poi ricordato, coinvolge, almeno in prospettiva, l’intero Pianeta, sia perché un terzo del mondo accusa in merito serie difficoltà, sia perché queste ultime tendono a dilatarsi a causa dei cambiamenti climatici e dei ricorrenti periodi di siccità, senza dimenticare che il patrimonio idrico utilizzabile è limitato. La Terra è il Pianeta azzurro per antonomasia, ma la quasi totalità del “globo acqueo” non è fruibile a livello di consumo, che deve limitarsi allo 0,7%, del valore complessivo, ossia a quanto viene dispensato dalle falde, dalle sorgenti, dai fiumi e dai laghi naturali e artificiali.

 

Nel prosieguo del suo intervento, l’ing. Sami ha evidenziato l’ineguale distribuzione delle risorse idriche disponibili per l’uomo sulla faccia del Pianeta, che fa registrare il 74% della loro presenza in una stretta fascia che va dall’Europa, all’America Settentrionale, all’Asia, con tutte le conseguenze che questo comporta ai danni delle vaste aree cronicamente assetate. Si è poi soffermato sulle percentuali di consumo a livello dei vari comparti, consumi che, nel mondo, ammontano al 70% a carico dell’agricoltura, mentre il 22% è adibito all’industria e il rimanente 8% è utilizzato per gli usi civili. Purtroppo, incidono negativamente le perdite nei sistemi di distribuzione, che, nel nostro Paese, ammontano al 40%. Un esempio concreto che può verificarsi nelle nostre abitazioni: se un rubinetto perde una goccia ogni dieci secondi, viene sprecata, nell’arco della giornata, una significativa quantità d’acqua. Di qui l’esortazione ad un uso intelligente, responsabile e coscienzioso di un bene fondamentale per la vita. Bene che può essere tutelato attraverso semplici comportamenti nell’esercizio della nostra igiene personale e nell’oculato utilizzo di certe apparecchiature domestiche, quali sono, ad esempio, le lavatrici.

 

L’acqua è pure fonte di salute. Una sana dieta idrica viene raccomandata per un buon funzionamento del nostro organismo. All’opposto, l’uso di acqua inquinata è responsabile di molte malattie, come succede negli scacchieri poveri e diseredati del Pianeta. Ma c’è di più. L’acqua è anche garanzia di pace. Là dove scarseggia e le fonti di approvvigionamento (fiumi e laghi) sono controverse, possono scatenarsi delle vere e proprie guerre. In effetti, ha sottolineato il relatore, sulla Terra si registrano una cinquantina di conflitti, ora in atto e ora in potenza, e non pochi fanno capo, direttamente o indirettamente, a contese legate alle risorse idriche.  Se nel Novecento era l’oro nero a costituire la motivazione di certi dinamismi bellici, ora, nel XXI secolo, potrebbe essere (e in parte già lo è) l’oro blu a scatenare nuove conflittualità.

 

L’intervento, a cui è seguita la proiezione di un filmato relativo a un progetto integrato attivato in Burkina Faso, in sinergia con altre Associazioni, ha determinato nella platea un vivo interesse, un’intensa partecipazione e un supplemento di sensibilizzazione nei confronti di quell’inestimabile valore che fa capo all’acqua. Principio, fondamento e alimento dell’intera vita che si dipana sul nostro Pianeta. Nella mattinata successiva, l’ing. Sami ha sviluppato la tematica presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Virginio – Donadio” di Cuneo, a favore delle classi quarte e quinte, sulla base della seguente titolazione: “L’acqua un bene vitale da conoscere e tutelare”. Nel corso dell’incontro, che ha fatto registrare la partecipazione dell’assessore Guido Lerda, con delega all’acqua pubblica, e di alcuni soci Lion, il relatore ha sviluppato l’argomento con un ampio ventaglio di argomentazioni, di dati e di riflessioni, con taglio spiccatamente pedagogico e formativo. Il tutto per potenziare negli studenti quella che potremo chiamare una vera e propria “cultura dell’oro blu”. Cultura alimentata da precisi contenuti, da rispetto e da un’adeguata sensibilità.

 

 c.s.

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