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“I colori dell’amore”, ciclo di appuntamenti a favore delle pari opportunità ed i diritti delle persone

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Sono arrivati anche quest anno “I Colori dell’Amore”: una fitta serie di iniziative culturali ed artistiche organizzate nel mese di maggio che celebrano l’amore per se stessi e per gli altri, in tutte le sue forme, con particolare riguardo a temi LGBT. Il tema è condiviso con tutte le associazioni che collaborano al progetto.

 

Arcigay Cuneo GRANDAQUEER LGBT, che è composta soprattutto da persone omosessuali e Trans e si impegna a costruire una società più aperta; AGEDO Alba, associazione di genitori, parenti e amici di omosessuali; VOCI ERRANTI, luogo di incontro fra persone che cercano nel teatro uno spazio di espressione; associazioni diverse fra di loro che in queste manifestazioni hanno un progetto ed un fine condiviso. Un sentire comune, per cui l’amore, e la sua infinita varietà e ricchezza, è il bisogno fondamentale di tutti di costruire la vita sulle proprie relazioni e sul rispecchiarsi nelle storie degli altri, seguendo la propria natura e la propria sensibilità senza sconti. I Colori dell’Amore sono già alla nona edizione, e hanno conosciuto, soprattutto negli ultimi anni, una continua crescita e arricchimento. Le iniziative sono arrivate a molti dei comuni più popolosi della provincia di Cuneo. Le proiezioni di due film, presentazioni di tre libri e l’esposizione di due mostre fotografiche scandaglieranno i temi della crescita personale e della presa di coscienza di sé, la nascita dell’amore, la sua forza e longevità, e il bisogno comune a tutti di moltiplicare questo amore attraverso i figli.

 

Sabato 12, alle10:30, al primo piano del Comune di Savigliano verrà inaugurata la mostra “Famiglie Arcobaleno”,promossa dalla rete RE.A.DY. – rete nazionale delle pubbliche amministrazioni contro le discriminazioni – in cui verranno celebrate le famiglie arcobaleno: forme finalmente visibili di un amore sempre uguale a sè stesso. Perchè nuova è solo la scoperta e il dare volti e parole ad un sentimento e un progetto forte e naturale che è sempre esistita. Venerdì 18, al Castello degli Acaja a Fossano, verrà inaugurata la mosttra”I Colori dell’Amore”: una mostra didattica sulla storia dei movimenti LGBT in Italia. Solo negli ultimi anni l’omosessualità è diventata spunto per film che la trattano senza darne una immagine stereotipata di sconfitta o comicità denigratoria. Le due proiezioni di questo maggio lo dimostrano: due pellicole molto diverse, che trattano due argomenti attuali senza imporre alcun filtro deformante.

 

Martedì 8 Maggio alla 21:00, al cinema Monviso, in via XX settembre a Cuneo verrà proiettato “Puoi Baciare lo Sposo” una rocambolesca commedia all’italiana che vedrà il trionfo dell’amore ed un sospirato e sontuosissimo matrimonio, con un fiume di parenti variamente felici ma tutti festanti. Al Cinema Vittoria, a Bra, giovedì 17 Maggio, alle 21:00, “Padre d’Italia”, un road movie atipico: un viaggio intimo e delicato in cui una ragazza interrogherà il suo bisogno di libertà e leggerezza, e un ragazzo scoprirà sopito in sè un profondo senso paterno, che scardinerà tutti i preconcetti che aveva su se stesso e sulla sua capacità di amare. Verranno presentati a Saluzzo, a Savigliano e a Cuneo libri che parlano di crescita personale, di accettazione di sé e della complessità che comporta vivere pienamente, in base alla propria forza di volontà.

 

Giovedì 10 maggio a Saluzzo, alla scuola A.P.M. in via Annunziata 1, alle 21:00 Francesca Vecchioni racconterà in una intervista il suo libro “t’innamorerai senza pensare” in cui descriverà una presa di coscienza che l’ha portata a essere compagna e madre, mentre Sabato 12, al Caffè Intervallo di Piazza Turletti a Savigliano, la scrittrice e blogger Veronica Barsotti presenterà il suo libro “Volevo essere bionda”: un caleidoscopio di relazioni personali e impegni in cui la autrice si districa ogni giorno, osservandosi con acume e autoironia. In chiusura della rassegna, alla sede A.N.P.I. di Cuneo, in via IV Novembre 29, alle 20:30, verrà presentato il libro “Franco e Gianni 14 luglio 1964”, con l’intervento del protagonista Gianni. Dopo più di mezzo secolo da quando si sono incontrati, questi due uomini sono stati la prima coppia unita civilmente a Torino. La loro storia, che è la storia di un amore che dura e resiste una vita intera, fino a pochi anni fa non solo non aveva alcuna tutela legale, ma era esclusa dal dibattito pubblico e relegata al silenzio; ora è presentata alla sede dell’A.N.P.I. I valori di democrazia e libertà di espressione che fondano il nostro paese, per cui tante persone hanno perso la vita, si declinano anche in una resistenza che è durata 52 anni, e che viene finalmente coronata dando a due uomini forti e tenaci gli strumenti legali per tutelarsi, e soprattutto il giusto riconoscimento che merita un rapporto così grande e importante.

 

Tutti questi incontri sono stati resi possibili da persone che dedicano all’attivismo e al volontariato buona parte della loro vita, infondendovi capacità organizzative, duro lavoro, molte ore prese al sonno o alla vita personale: Simone Ballocco e Elisabetta Solazzi, presidente e vicepresidente di Arcigay Cuneo GRANDAQUEER LGBT, sono le colonne portanti di una organizzazione di volontariato che, con la collaborazione delle istituzioni, remano contro la reticenza che ancora serpeggia fra le persone LGBT in provincia di Cuneo, e che – nelle parole di Simone – spesso non ha più ragione d’essere. Tutte queste iniziative, le storie che raccontano, e la buona accoglienza degli enti che collaborano dimostrano che la gabbia in cui ancora molti omosessuali della provincia di Cuneo si rinchiudono ha le porte aperte: si tratta solo di avere quel po’ di coraggio per prendere in mano la propria vita. Elisabetta va fiera soprattutto della attività con le scuole di Saluzzo, che vedrà il suo culmine venerdì 11 maggio con la proiezione di “puoi baciare lo sposo”, con successivo dibattito con Francesca Vecchioni. : invariabilmente, anno dopo anno, gli studenti si dimostrano ricettivi ed entusiasti, dimostrando che il territorio è pronto per una vera presa di coscienza ed una uscita allo scoperto. Per far crescere questo clima di disponibilità servono persone, volontari o anche soci che partecipano alle iniziative e le sostengono, magari facendo una tessera, magari partecipando ad uno dei tanti aperitivi organizzati da GRANDAQUEER, permettendo così a belle realtà tante volte nascoste di emergere e rafforzarsi.

 

Sfruttate queste occasioni per scoprire nuove opportunità! GRANDAQUEER e i suoi volontari desiderano ringraziare di cuore tutte le istituzioni che hanno collaborato. É grazie ad un clima aperto e ricettivo che iniziative come queste riescono a prendere vita.

 

 

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