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Il coronamento di un’annata da sogno. La Pro Dronero torna in Serie D, quattro anni dopo l’ultima volta, e lo fa passando dalla porta principale, vincendo il Girone B di Eccellenza e mettendo a segno double storico ed inedito per una cuneese, con il successo di Coppa Italia.
Un trionfo meritato, come testimoniano i numeri (miglior attacco con 68 reti all’attivo e seconda miglior difesa con 34 subiti), ed arrivato per questione di dettagli, in un duello con la Cheraschese in cui pesa, tantissimo, il gol di Daniele Galfrè nel finale dello scontro diretto dello scorso 11 aprile che è valso il sorpasso. Onore ai Lupi di Brovia però, che hanno costretto i biancorossi a giocarsi questo salto di categoria fino all’ultima giornata, anzi, fino all’ultimo minuto, vincendo anche oggi ad Alpignano.
Il trionfo di un patron Beccacini agrodolce nel post-partita di oggi a Centallo (a proposito, con il Fossano è finita 0-0 in un match senza grosse emozioni) e che si appella a realtà private e pubbliche per sostenere la società nel cammino in D, ma che porta il sigillo incancellabile di mister Francesco Dessena che, dallo scorso 29 ottobre, dall’ultimo ko in campionato con l’Alfieri Asti (era la nona giornata!) ha sbagliato poco o nulla, dando alla squadra un’identità palpabile e quella quadratura difensiva che in passato spesso è mancata. Una rivincita enorme per il mister, che aveva iniziato il 2017 con un esonero a Corneliano e ritrovatosi ora nella massima serie dilettantistica. Poi ci sono i “senatori” come Roberto Rosano (ritornato in attività dopo un anno sabbatico e di nuovo, come nel 2013, a festeggiare da protagonista assoluto la D), Livio Monge, Alessandro Brondino, il già citato e decisivo Daniele Galfrè, le conferme di Luca Isoardi e Marco Caridi, il super bomber Carlo Dutto, gli innesti che hanno dato quel “quid” in più nei vari ruoli (come Daniele Puleo e Giuseppe Toscano in difesa, Atou Niang in attacco con i suoi 17 pesantissimi gol), le giovani sorprese Pietro Rastrelli e Salif Sangare. Oltre a tutti gli altri che non bisogna dimenticare. Insomma, una vittoria di gruppo e di squadra.
EP – Redazione Sportiva
